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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Gennaio 2012
 
   
  UE, I DEPUTATI SPERANO IN UN 2012 SENZA CRISI: PIÙ CRESCITA E PIÙ LAVORO. I DEPUTATI DESIDERANO UN´UNIONE SOLIDA E CHE INVESTA NELLA CRESCITA. LA FINE DELLA TRASFERTA MENSILE BRUXELLES-STRASBURGO.

 
   
  Bruxelles, 9 gennaio 2012 - Un nuovo anno che inizia significa nuovi propositi per il futuro. E’ stato chiesto ai capigruppo del Parlamento europeo cosa si augurano per il 2012. Senza sorpresa, la risposta più comune è stata la fine della crisi. "Abbiamo bisogno di una nuova stagione di integrazione sul piano politico, economico e fiscale sospinta da una profonda determinazione" in cui il ruolo del Parlamento europeo sarà centrale sul piano decisionale, ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek. "Il mio più grande augurio per il 2012 è un trattato europeo capace di evitare un debito eccessivo a tutti i paesi dell´Eurozona", ha dichiarato il capogruppo del Partito popolare europeo Joseph Daul. "Contro la crisi e le tendenze autoritarie e nazionaliste registrate in alcuni Stati membri, ci auguriamo che l´Ue rimanga un´unione basata su principi democratici forti e valori di solidarietà" ha aggiunto il leader socialista Martin Schulz. Guy Verhostadt, capogruppo del gruppo Alde, spera che "i leader europei si accorgeranno che hanno bisogno di cambiamenti profondi e forti per salvare l´Eurozona attraverso una forma di mutualizzazione del debito pubblico o un maggior intervento della Bce". "Nel 2012, l´Unione europea dovrebbe utilizzare la crisi come un´opportunità per costruire una vera unione fiscale e politica", ha aggiunto Rebecca Harms, co-Presidente del gruppo dei Verdi. Il leader del gruppo Ecr Martin Callanan ha avvertito che la crisi non potrà essere fermata "attraverso gli eurobonds, i ripetuti salvataggi o infinite discussioni sui trattati e le istituzioni… quest´anno sarà molto duro dal punto di vista economico a meno che i nostri leader siano capaci di agire nell´interesse dell´intera Eurozona e domandando ad un o due Stati membri di uscire". Lothar Bisky, capogruppo del Gue/ngl, si augura che "la crisi non verrà risolta a spese delle classi più marginalizzate e vulnerabili, come i giovani, i lavoratori e i pensionati". Nigel Farage, co-presidente del gruppo Efd: "L´europa sta diventando più povera e meno libera. Vorrei che i paesi Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) possano uscire dalla prigione economica dell´euro per poter rilanciare le proprie economie e le proprie democrazie. Obiettivo competizione - La crescita è uno dei desideri, e obiettivi, espressi da molti dei deputati. "Gli sforzi dovrebbero puntare verso una maggiore crescita e più lavoro. La competitività e la crescita economica sono il solo modo di garantire il modello europeo di economia di mercato sociale per i nostri figli", ha dichiarato Daul. Martin Callanan ha inoltre aggiunto che la competitività dovrebbe essere il cuore dell´Unione europea mettendo il commercio e la creazione di posti di lavoro come massima priorità per il nuovo anno. "L´unione europea deve accelerare i processi di trasformazione ecologica e sforzarsi di rimanere il protagonista nella lotta al cambiamento climatico", ha indicato Rebecca Harms. Oltre i confini europei - Rispetto alla Primavera araba, il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek ha espresso "la speranza che quest´anno il loro coraggio e la loro fiducia nella dignità si riproduca in altre parti del mondo". Lothar Bisky spera in "un mondo più libero e più pacifico". L´obiettivo è quello di sostenere soluzioni pacifiche attraverso la difesa dei diritti umani nell´Africa del Nord, in Medio Oriente e nel Sahara Occidentale. E cosa augurare al Parlamento europeo? Molti deputati sperano in un impegno radicale del Parlamento europeo nelle negoziazioni per uscire dalla crisi dell´euro. "Non voglio più che nelle decisioni cruciali l´Unione europea venga marginalizzata dai governi nazionali", ha spiegato Rebecca Harms. "Nel 2012, come mai in precedenza, il Parlamento europeo dovrà agire in maniera efficace come guardiano di un´Europa unita, democratica e solidale", ha aggiunto Martin Schulz. Il gruppo Alde desidera che il Parlamento europeo rimanga "al centro del progetto europeo, difendendo i valori comuni contro la cacofonia degli interessi nazionali ed esercitando il controllo democratico sulle leggi europee e i cambiamenti costituzionali". Nigel Farage vorrebbe che il Parlamento europeo supportasse i referendum a livello nazionale sull´adesione degli Stati membri e i trattati relativi "per dare voce ai cittadini di tutta l´Europa". "Il mio augurio personale è che il Parlamento europeo è che si possa mettere fine alla trasferta mensile tra Bruxelles e Strasburgo (ndr, per la sessione plenaria)", ha concluso Martin Callanan.  
   
 

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