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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Gennaio 2012 |
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DISTRETTI PRODUTTIVI E RETI. INCONTRO DI LAVORO A PADOVA
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Padova, 16 gennaio 2012 - I distretti industriali tradizionali, nella configurazione conosciuta in passato, sono in crisi. Bisogna guardare per il futuro a nuove forme organizzative per fare sistema sul territorio e rilanciare l’economia veneta. Se ne è parlato il 12 gennaio a Padova, al Centro Congressi Papa Luciani, in occasione di un incontro di programma promosso dalla Regione sul tema “Una nuova geografia dello sviluppo: il Veneto dei Distretti e delle Reti”, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei distretti e delle aziende iscritte ai distretti. “Da oltre un anno – ha detto aprendo i lavori l’assessore regionale all’economia Isi Coppola – è al lavoro una “task force” regionale sui distretti industriali, che ha cercato di semplificare il più possibile le procedure amministrative previste dalla vecchia legge in vigore e di impostare i principi alla base del nuovo progetto di legge in materia”. Il 2011 – è stato detto – è stato l’anno della svolta. Gli uffici regionali hanno lavorato per risolvere tutta la parte gestionale relativa all’istruttoria delle domande pervenute relativamente ai bandi 2004-2009, sui quali sono stati finanziati 788 progetti per un totale di oltre 114 milioni di euro di contributi impegnati. Intervenendo sul tema dei distretti industriali e le reti innovative nel contesto economico regionale, il prof. Roberto Grandinetti dell’Università di Padova ha illustrato le ragioni per cui i distretti tradizionali non esistono più e le condizioni per affrontare i problemi di debolezza del sistema produttivo, riportando al centro dell’attenzione l’impresa.. Con riferimento alla nuova legge in preparazione, l’assessore Coppola ha detto che l’obiettivo è di arrivare ad un testo che sia il risultato di un “comune sentire” che arriva dal territorio. Rispetto alle rigidità della normativa regionale attualmente in vigore, l’articolazione proposta nella bozza di lavoro prevede tre livelli organizzativi: i distretti industriali, le reti innovative regionali, le aggregazioni di imprese. Il tutto all’insegna della flessibilità e della snellezza. “In un momento difficile come quello attuale – ha detto l’assessore – una legge di questo tipo deve saper dare risposte al territorio e alle imprese venete, in una prospettiva di lungo termine” La giornata si è conclusa con una sessione per gruppi di lavoro distinti che hanno approfondito le innovazioni proposte, esprimendo una convinta condivisione e suggerimenti per imprimere un “nuovo corso” al settore, con l’auspicio per una rapida presentazione e approvazione. |
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