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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Gennaio 2012
 
   
  PUGLIA, SOTTOSCRITTO A ROMA ACCORDO SULLA DIFESA DEL SUOLO

 
   
  Bari, 16 gennaio 2012 - “Sui fondi per il dissesto idrogeologico, che notoriamente servono alla realizzazione di opere salva vita, tanto tuonò che piovve: è proprio il caso di dirlo.” Ha così commentato Fabiano Amati, Assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile, la notizia della sottoscrizione il 13 gennaio a Roma dell’accordo per la difesa del suolo. L’accordo prevede finanziamenti per 195 milioni circa, sulla base di interventi già inseriti nella perimetrazione del Piano di Assetto Idrogeologico (Pai) e per la cui realizzazione è già insediata un’apposita struttura commissariale che provvederà ad attuarli. “Avevamo ed abbiamo tutto, luoghi, opere, priorità concertate con la Protezione civile nazionale e struttura di attuazione degli interventi, ciò che fino ad oggi ci mancava erano i soldi, che ci saranno accreditati, sulla base dell’accordo, nella prossima seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica" – ha continuato l’assessore. "Saluto con soddisfazione l’intesa raggiunta oggi, ma non riesco a gioire, perché conosco a fondo i problemi degli interventi salvavita di cui avremmo bisogno e che con questa somma, sia pur ingente, non riusciremo a coprire nella sua complessità. Servirebbero almeno dieci accordi di questo tipo, da sottoscrivere senza le lungaggini dei procedimenti amministrativi italiani, per coprire l’intero fabbisogno, e così scorrere ulteriormente l’elenco del rischio, che ci è noto alla quasi perfezione grazie allo straordinario lavoro che quotidianamente compiono l’ufficio difesa del suolo della Regione e l’Autorità di bacino della Puglia. Qualcuno mi ha detto – ha concluso Amati - che bisogna accontentarsi di ciò che i tempi ti offrono ed io sono contento, ma non posso far finta di non sapere che sino a quando l’argomento non entrerà nella nuova agenda delle priorità che i moderni hanno l’obbligo di scrivere, ancora troppi soccorsi rischiamo di essere chiamati ad offrire".  
   
 

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