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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Gennaio 2012 |
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UMBRIA: PRESIDENTE MARINI AVVIA CONFRONTO SU NUOVO “PIANO URBANISTICO STRATEGICO TERRITORIALE”
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Perugia, 16 gennaio 2012 - Mettere in comunicazione l´Umbria con le zone vitali del Paese, aprendosi all´esterno, verso le aree più dinamiche, ma garantendo al proprio interno una forte coesione, accompagnata da azioni di riequilibrio territoriale, mediante politiche integrate di settore coerenti con le scelte di sviluppo territoriale. Superare il dualismo tra politiche territoriali e politiche di sviluppo economico, riconciliando queste due dimensioni in un approccio organico ed unitario. È questo l´obiettivo principale del nuovo Piano Urbanistico Strategico Territoriale ("Pust"), voluto dalla legge regionale del 2009, attraverso il quale la Regione, rinunciando all´attività di pianificazione urbanistica, si concentra sulla programmazione strategica del territorio, incardinandola sui processi di crescita economica e di distribuzione delle risorse. Per la definizione delle linee strategiche del "Pust" la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha voluto avviare una prima riflessione invitando a Palazzo Donini, a Perugia, nella sede della Presidenza della Regione, numerose personalità del mondo accademico che si occupano di economia, territorio, gestione del paesaggio, rappresentanti dell´Istituto nazionale di urbanistica, dell´Anci Umbria, Sviluppumbria e dell´Agenzia Umbria Ricerche. La Presidente ha spiegato come l´esigenza di una idea guida che strutturi ed orienti le azioni sul versante della programmazione territoriale nasca dalla volontà di immaginare e progettare il futuro dell´Umbria, ed ha ricordato che nel programma di governo regionale 2010-2015 l´Umbria è rappresentata quale "territorio snodo", con una centralità che non è da intendersi solo in termini geografici o infrastrutturali, ma in grado di promuovere relazioni tra i territori dell´Italia centrale e, per suo tramite, rafforzare i collegamenti tra il Nord e Sud del Paese nonché tra i porti del Tirreno e l´Adriatico. Questa idea guida richiede necessariamente relazioni forti tra diversi contesti e territori, a partire dalla rete delle città e delle realtà produttive, dal sistema infrastrutturale e della logistica e dalle valenze paesaggistico - ambientali. Per la sua rilevanza e per essere il "Pust" uno strumento che dovrà definire le strategie dello sviluppo futuro della regione, esso richiede un confronto profondo tra le istituzioni, forze economiche ed organizzazioni sociali e ha bisogno di alimentarsi, per poter consapevolmente riferirsi ai diversi contesti e alle diverse scale, di acquisire contributi anche di alto livello culturale. "Umbria laboratorio di sostenibilità" dovrebbe rappresentare - ha spiegato la presidente - uno degli elementi che dovranno contribuire a formare "l´idea guida" del nuovo Piano. Una visione secondo la quale la qualità ambientale, in senso lato, si pone come misura e orizzonte primario di riferimento per la impostazione di politiche territoriali e di sviluppo attente alle opportunità e alle risorse territoriali. Impostazione questa che dovrebbe mettere l´Umbria nella condizione di porsi come ambito privilegiato di sperimentazione, a diversi livelli, come contesto territoriale, istituzionale, sociale, economico, in grado di offrire risposte alle necessità, di fornire quadri di sviluppo innovativi e compatibili sotto il profilo di una generale e complessiva sostenibilità ambientale. |
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