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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Gennaio 2012
 
   
  ECONOMIA SOLIDALE: APERTA ANCHE A TRIESTE BANCA ETICA

 
   
  Trieste, 16 gennaio 2012 - Oltre 36 mila soci tra persone fisiche e persone giuridiche, un capitale sociale di 35 milioni di euro, una raccolta di risparmio pari a 707 milioni su 16 sportelli in Italia, di cui l´ultimo è stato aperto a Trieste appena due mesi fa in via del Coroneo ed inaugurato il 14 gennaio. Sono questi i numeri della Banca popolare Etica, un istituto dove a contare non sono solo i numeri in quanto la gestione del risparmio è orientata verso iniziative socioeconomiche che perseguono finalità sociali, nel rispetto della dignità umana e dell´ambiente. Questa banca, assolutamente innovativa, è infatti il primo istituto di credito in Italia che basa la propria attività sui principi della finanza etica: un uso consapevole e trasparente del denaro che mette il risparmiatore nelle condizioni di sapere dove e come sono investiti i soldi raccolti; accesso al credito inteso come diritto della persona; profitto quale conseguenza di attività orientate al bene comune; attenzione alle ricadute non economiche delle proprie iniziative. Banca Etica nasce nel 1999 grazie ad alcune organizzazioni non profit e con il sostegno di tanti cittadini responsabili. Sbarcata con un proprio promotore finanziario a Trieste 9 anni or sono e a Udine tre anni fa, ha ora aperto questa filiale, solo per il momento unica in Friuli Venezia Giulia, di cui è direttore Enrico Trevisiol. In due mesi di attività ha già fatto registrare cifre di tutto rispetto: 1.120 soci, 20 milioni di raccolta (ovvero in media 60 mila euro al giorno), 23 nuovi conti correnti aperti da inizio anno. Affollatissima la cerimonia di taglio del nastro. Accanto ai massimi dirigenti dell´istituto, tra cui il presidente Ugo Biggeri e il direttore generale Mario Crosta, sono intervenuti tantissimi cittadini e i rappresentanti di quegli enti e di quelle associazioni che, condividendone la ´mission´, ne sono diventati soci: tra essi l´assessore Roberto Molinaro, per la Regione Friuli Venezia Giulia, Maria Teresa Bassa Poropat, presidente della Provincia di Trieste, Roberto Cosolini, primo cittadino di Trieste, ma anche Enrico Pizza, assessore del Comune di Udine, a testimoniare la valenza regionale di Banca Etica, che in quel territorio conta circa un quarto dei soci friulgiuliani. Per l´assessore Molinaro questa nuova presenza, che sa coniugare l´etica all´operatività tipica di una istituzione bancaria, che è capace di coinvolgere quella parte di società che crede negli obiettivi della finanza etica, "rappresenta un momento particolarmente felice per la comunità civile del Friuli Venezia Giulia, per quel mondo articolato fatto di associazioni, cooperative, famiglie che hanno l´opportunità di vedere utilizzate in maniera etica le proprie risorse, quando ci sono, ma soprattutto di poter disporre di affidamenti". Ed è, questo, un momento significativo, perché in questi ultimi anni in cui la finanza è sotto i riflettori per ben altri motivi, "è piuttosto difficile veder nascere nuovi sportelli". Un segnale positivo per la gente, anche per la presidente della Provincia di Trieste, Bassa Poropat. Una opportunità ulteriore di collaborare sulle politiche sociali e di rafforzare la coesione tra enti pubblici sui valori della finanza etica e dell´economia solidale, come ha sostenuto il sindaco Cosolini, che ha salutato l´inaugurazione di oggi come se si trattasse di una sorta di "assemblea dei soci", viste le importanti adesioni al progetto e le numerose presenze al taglio del nastro. Insomma anche nel complesso ambito della finanza "un altro mondo non solo è possibile ma è già iniziato", come ha ricordato l´assessore udinese Pizza, richiamandosi ad uno slogan dello stesso istituto. Presente all´inaugurazione anche Enrico Sbriglia, direttore della casa circondariale di Trieste dinnanzi alla quale Banca Etica ha aperto il nuovo sportello, che ha salutato la novità come un momento di passaggio dalla finanza creativa alla finanza conciliativa e ha anticipato che la banca potrà favorire i contatti con il mondo del lavoro all´interno del carcere.  
   
 

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