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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Febbraio 2012
 
   
  REGIONI-GOVERNO. CAPPELLACCI E LA SPISA: "AUTONOMIE SPECIALI UNITE A TUTELA DELLE PROPRIE COMUNITÀ. SULLE ACCISE PRONTI RICORSI ALLA CONSULTA"

 
   
  Cagliari, 2 febbraio 2012 - "E´ assolutamente necessario contrastare l´ondata di provvedimenti chiaramente indirizzati contro le prerogative delle regioni a Statuto speciale e delle province autonome. Si tratta di una deriva pericolosissima, che non tiene conto delle ragioni della specialità". È quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci e dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, il 31 Gennaio dopo l´incontro tra Regioni e Governo. "Rappresenteremo questa fondamentale esigenza sia nel confronto con il Governo centrale - sottolineano Cappellacci e La Spisa - e sia nel dibattito presso la Conferenza delle Regioni". Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome, coordinate dalla Regione Sardegna nella persona del vice presidente Giorgio La Spisa, si sono riunite a Roma questo pomeriggio per affrontare i problemi conseguenti alle ultime disposizioni di carattere finanziario approvate dallo Stato. In particolare hanno rilevato che: - Le accise sull´energia elettrica consumata nelle abitazioni passano da 47 decimillesimi di euro per Kwh a 227, quelle consumate nei luoghi diversi dalle abitazioni da 31 decimillesimi a 121. Questo aumento non è stato compensato, come nelle regioni a statuto ordinario, dalla contestuale soppressione delle addizionali sull’energia elettrica. E’ un provvedimento che tocca la carne viva dei cittadini e delle imprese residenti nei nostri territori ed è in sostanza una vera e propria tassa sulla specialità. - Nel decreto sulle liberalizzazioni si prevede che in virtù del maggior gettito fiscale generato nelle regioni a statuto speciale e province autonome dall´innalzamento dell’aliquota dell´accisa sull’energia elettrica si debbano recuperare 235 milioni di euro da destinare al pagamento dei debiti statali pregressi. - L´introduzione dell´Imu (sostitutiva dell´Ici) è stata prevista senza le norme di salvaguardia e di coordinamento tra la finanza statale, la finanza regionale e la finanza degli enti locali. Ciò determinerà minori entrate per la Regione (compartecipazione all´Irpef sugli immobili non locati), e i comuni non avranno garantiti i trasferimenti delle quote compensative Ici loro spettanti. - Tutto ciò si aggiunge a quanto già previsto dalla manovra finanziaria del Governo Monti che ha stabilito di corrispondere minori compartecipazioni ai territori ad autonomia differenziata per 860 milioni di euro. I rappresentanti delle autonomie hanno deciso di impugnare tutte queste norme e ricorrere alla Corte Costituzionale e contemporaneamente di presentare al Governo appositi emendamenti per correggerne gli effetti devastanti. In conclusione si è anche stabilito di chiedere un incontro urgente al Presidente delle Regioni Errani, perché rappresenti adeguatamente le particolari problematiche delle autonomie speciali.  
   
 

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