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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Gennaio 2007 |
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LE IMPRESE DEL TESSILE FRANCESE ALL’APPUNTAMENTO DI MODA IN
13 -16 FEBBRAIO 2007
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La tessitura francese rinnova la sua partecipazione collettiva a Moda In, dopo una prima positiva presenza nel settembre 2006. Questa operazione è organizzata da Tisslaine-france Promotion in collaborazione con Espace Textile, nell’ambito di Moda In, uno dei saloni partner di Milano Unica che si tiene nei padiglioni della Fiera di Milanocity dal 13 al 16 Febbraio 2007. La partecipazione francese raggruppa 24 società, di cui 16 della regione Rhône-alpes, tra le più creative e più competitive dell’industria tessile francese, e conta alcuni Gruppi leader dell’industria tessile francese quali Deveaux, Carreman, Satab, filiali di Gruppi quali Chargeurs Men’s Fabrics, Dentelles Darquer/groupe Noyon, ecc. , alle quali si affiancano alcune Pmi molto reattive e riconosciute per il loro talento creativo. Le 24 società esporranno in 4 aree nei settori Fancy, Leisure e Accessori. (consulta l´elenco degli espositori ). Con un totale di 41 partecipanti a Moda In (contando anche gli espositori diretti), la Francia figura al primo posto tra i Paesi stranieri presenti a Moda In, un dato che conferma questo salone come appuntamento fondamentale per i produttori di tessuti francesi che vogliono rinforzare i legami con gli acquirenti italiani e presentare le loro novità per la Primavera/estate 2008 ai clienti internazionali. Le esportazioni francesi di tessile conoscono un incremento del 3% in valore per i primi 10 mesi dell’anno 2006, mentre un ribasso del 4% era stato registrato per lo stesso periodo nel 2005. Se per i tessuti alcune difficoltà persistono, continuando a diminuire le esportazioni (-6%) per i 10 primi mesi del 2006, risultati incoraggianti sono stati registrati in certi paesi come l’Italia (+2% dopo 3 anni di diminuzione), la Polonia (+7%), la Russia (+28%), la Turchia (+10%) e Hong Kong (+10%). Alcuni settori hanno inoltre registrato una ripresa della produzione da gennaio a novembre ‘06. È il caso dei tessuti della tessitura laniera (+6%), della tessitura della seta (+2%) e dei tessuti di maglia (+5%). La speranza è quella di una conferma di questa debole tendenza al miglioramento nel corso dei prossimi mesi, con l’arrivo degli ordini per l’inverno 2007/2008. Il consumo francese di articoli d’abbigliamento e di tessuti dovrebbe anche registrare per il 2006 una crescita incoraggiante di circa lo 0,5% in valore nel 2006, contro una diminuzione dello 0,2% nel 2005. Gli scambi Francia – Italia La Francia e l’Italia hanno sviluppato nel corso degli anni relazioni commerciali privilegiate, che rispondono chiaramente all’obiettivo di incrementare il loro commercio estero. La Francia è stato il quarto Paese fornitore di articoli tessili dell’Italia nel 2005, mentre l’Italia è stata il primo fornitore della Francia fino al 2005. Ma nei primi 10 mesi del 2006, la Cina è diventata il primo fornitore di tessuti della Francia, mentre l’Italia è passata al secondo posto. L’italia rappresenta sempre il secondo Paese cliente nell’Unione Europea per le esportazioni francesi di tessuti. Data l’importanza della produzione dell’industria italiana dell’Abbigliamento, che rappresenta in valore il 35% della produzione europea, i produttori di tessuti francesi desiderano rafforzare i loro legami con questo mercato e, se è possibile, incrementarli con un’offerta complementare e adattata alle attese dei marchi italiani della confezione. I “poli di competitività tessili” in Francia Per far fronte alla forte concorrenza internazionale, il settore tessile francese punta soprattutto sui poli regionali d’eccellenza tecnologica (Up-tex, Techtera, Fibres Naturelles) che, con il sostegno dello Stato, dovranno permettere alla filiera tessile francese di rafforzare la sua competitività attraverso l’innovazione e di conquistare nuovi mercati con prodotti ad alta tecnologia. Grazie a questi poli, lo sviluppo dei tessuti tecnici, che rappresentano già il 30% della produzione tessile francese ed un fatturato valutato 4 miliardi di euro, non può che accelerarsi. Sul piano individuale, le aziende implementano strategie di differenziazione della loro offerta: marchi, mini collezioni/aggiornamento permanente, uso di nuove materie (cotone biologico, bambù,…), tecnologie ad alta performance che sono tra i fattori chiave per guadagnare nuove quote di mercato. In un contesto di mutamenti accelerati, tutta la filiera tessile francese si mobilita, attinge alle sue risorse che restano importanti (il suo know-how, la sua cultura industriale, il suo gusto particolare, le sue esigenze di qualità) e utilizza tutti i suoi sostegni (strutture professionali, pubbliche, ecc. ) per rinnovarsi e rafforzare la propria presenza internazionale. L’avvenire del tessile francese si attiene a questo credo: anticipare, adattarsi, innovare. . |
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