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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Marzo 2012
 
   
  FERRARA (PALAZZO DEI DIAMANTI, CORSO ERCOLE I D´ESTE 21): JOAQUíN SOROLLA - 17 MARZO/17 GIUGNO

 
   
  La mostra che Palazzo dei Diamanti ha in programma per la primavera 2012 presenterà per la prima volta nel nostro paese l´opera di Joaquín Sorolla (1863-1923), straordinario interprete della pittura spagnola moderna. Esponente di spicco della Belle Epoque, celebrato ritrattista accanto a Sargent e Boldini, Sorolla è oggi considerato una delle personalità più affascinanti del panorama artistico spagnolo in quel periodo cruciale, tra Ottocento e Novecento, segnato dalla diffusione delle poetiche impressioniste e simboliste. Ferrara Arte rende omaggio al maestro valenciano con una mostra organizzata in collaborazione con il Patronato de l´Alhambra y Generalife di Granada, il Museo Sorolla e la Fundación Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno dopo l´esordio italiano, e curata da un comitato di esperti quali Tomàs Llorens, Blanca Pons-sorolla, María López Fernández e Boye Llorens. L´esposizione mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del pittore: gli anni della piena maturità e, in particolare, le opere nate dalla fascinazione per il tema del giardino e dall´incontro con l´Andalusia. In questa fase della sua vita, nonostante il successo e gli incarichi ufficiali, Sorolla continua a riflettere sulle possibilità della propria pittura e sviluppa una produzione originale caratterizzata dalla poetica del silenzio e dell´intimità e da un linguaggio raffinato, che rivelano sorprendenti assonanze con la sensibilità simbolista e modernista del suo tempo. La rassegna indaga per la prima volta questo processo di introspezione e questa ricerca di essenzialità, gettando nuova luce sulla personalità artistica di Sorolla. Sarà, inoltre, l´occasione per approfondire il rapporto intercorso tra l´artista spagnolo e Giovanni Boldini. Ad aprire la mostra sarà un´importante serie di ritratti della famiglia del pittore nella cornice di giardini con fontane del 1906-07: capolavori come María vestita da contadina valenciana, Saltando la corda o Guardando i pesci, nei quali le figure si fondono nell´atmosfera sfavillante di pennellate di colore puro o disegnano sagome sinuose su lucenti specchi d´acqua, in un gioco di corrispondenze tra il soggetto e il paesaggio che preannuncia la modernità dell´ultima produzione di Sorolla. Di fondamentale importanza nell´evoluzione del suo percorso artistico è la scoperta dell´Andalusia dove il pittore soggiorna ripetutamente tra il 1908 e il 1918. La suggestione che riceve da quei luoghi è tale da segnare profondamente lo stile della sua tarda maturità, nel quale si coglie un progressivo passaggio dal naturalismo alla ricezione di risonanze simboliste. La mostra ricostruisce le tappe dell´incontro con quella terra e con quella cultura millenaria, a partire dal grandioso paesaggio della Sierra Nevada che offre materia per visioni liriche e cristalline, fino allo studio di soggetti andalusi come nella visione raccolta di Joaquína la gitana o in altre interpretazioni originali, lontane dagli stereotipi del folklore locale. Ma ad ispirare Sorolla in Andalusia sono soprattutto i patii e i giardini islamici dell´Alhambra di Granada e dell´Alcàzar di Siviglia, come dimostra la straordinaria serie di dipinti che l´artista dedica a questi temi nel corso di un decennio, restituendo tutto il fascino di quei luoghi appartati e solenni, che avevano esercitato una profonda influenza anche sulla poesia e sulla musica spagnola dell´epoca. In queste composizioni, da cui è bandita la presenza umana, le architetture vegetali, i marmi, le ceramiche, le fontane, la luce e i colori danno vita a una polifonia sensoriale ricca di risonanze. Il pennello dell´artista si sofferma sui riflessi dell´acqua, sulla luce che sembra dissolvere le geometrie architettoniche e sul mosaico cromatico dei giardini, protagonisti di una pittura che parla una lingua sempre più pura e raffinata. L´esperienza andalusa impone una profonda metamorfosi all´opera di Sorolla che culmina nelle opere ispirate al giardino della nuova casa di Madrid. L´anziano pittore aveva dedicato molte energie alla costruzione di questo luogo, che fu concepito sul modello degli angoli verdi di Siviglia e Granada, arrivando perfino ad importare dall´Andalusia fontane, ceramiche, colonne, statue, alberi da frutto e piante ornamentali, con una passione che ricorda quella profusa da Monet nel suo stagno di ninfee. E come Monet a Giverny, Sorolla trova nel proprio giardino una fonte inesauribile di spunti per tradurre sulla tela la lezione di essenzialità e lirismo appresa nel sud della Spagna. Nelle sale di Palazzo dei Diamanti si svilupperà un racconto avvincente, intessuto di rimandi all´esperienza biografica di Sorolla e alla cultura contemporanea, attraverso una selezione di circa 60 dipinti ed un piccolo nucleo di disegni e di preziosi documenti, provenienti da collezioni pubbliche e private, tra le quali spicca il Museo Sorolla. Info: Sorolla. Giardini di luce - Ferrara, Palazzo dei Diamanti - 17 marzo/17 giugno 2012 - tel. 0532 244949 - diamanti@comune.Fe.it  - www.Palazzodiamanti.it    
   
 

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