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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Gennaio 2007 |
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APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE IL DISEGNO DI LEGGE SULLA COMUNICAZIONE E L’INFORMAZIONE LOCALE
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Torino, 30 gennaio 2007 - La Giunta regionale ha approvato ieri il disegno di legge sulla “Disciplina e sostegno delle attività di comunicazione e informazione locale” che, nel quadro della normativa nazionale sulla comunicazione pubblica (con particolare riferimento alla legge 7 giugno 2000, n. 150), promuove e sostiene il pluralismo e la libertà di informazione nel territorio regionale. Spiega la presidente Bresso: “Il disegno di legge si presenta come “legge di indirizzo” che fissa le linee guida e le tipologie di intervento da parte della Regione a favore del sistema delle comunicazioni di pubblica utilità e nasce dall’esigenza di aggiornare la legislazione regionale vigente, la legge 52 del 1990, tenendo conto sia dell’evoluzione legislativa che di quella dei media nazionali e locali. Dal punto di vista normativo, con la modifica del titolo V della Costituzione e la riforma in senso federale, la materia è infatti diventata concorrente tra Stato e Regioni: lo riconosce esplicitamente la legge 177 del 2005 per quanto riguarda la materia radiotelevisiva. Il nostro obiettivo era quindi costruire una legge di sistema che fissasse una serie di principi fondamentali, gli interventi in dettaglio sono demandati al regolamento”. Tra i punti salienti dell’articolato, la formazione di un sistema integrato delle comunicazioni su scala regionale, l’introduzione di innovazioni tecnologiche, l’ammodernamento e il sostegno alle imprese editoriali locali per un equilibrato sviluppo del mercato, la promozione dei temi di grande rilevanza civile e sociale, la conoscenza del Piemonte a livello nazionale e internazionale, l’informazione sull’Unione europea, l’interazione con le comunità piemontesi all’estero, la dotazione di strumenti che consentano la massima fruibilità e accessibilità pubblica dei prodotti informativi. La proposta di legge fissa anche alcuni aspetti del rapporto dell’istituzione locale con il servizio pubblico radiotelevisivo, ribadendo l’intenzione della Regione di provvedere in tempi brevi a stipulare i contratti di servizio con la società concessionaria e autorizzando la Giunta regionale a promuovere intese con il Ministero delle Comunicazioni per definire l’utilizzo di parte del canone di abbonamento Rai corrisposto dai cittadini piemontesi. “Con la trattativa per avere una parte del canone Rai – precisa Bresso – chiederemo anche di aumentare lo spazio da destinare all’informazione locale, così da poter soddisfare in maniera sempre più efficace e capillare le esigenze di informazione dei cittadini. Io credo che 4-5 ore al giorno debbano essere dedicate all’informazione e all’approfondimento su temi locali, sul modello della tv catalana o svizzera. Vogliamo incidere sull’effettivo servizio offerto. Oggi come oggi una percentuale alta di cittadini piemontesi non vede il notiziario piemontese ma quello lombardo o ligure. In alcune zone, addirittura, non si riceve la Rai”. . |
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