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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Marzo 2012 |
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RICERCATORI EUROPEI STUDIANO IL PESO DEI NEONATI
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Bruxelles, 20 marzo 2012 - Quando una donna incinta ha livelli alti di bifenili policlorurati (Pcb) nell´organismo, il bambino nascerà probabilmente sottopeso. È questo il risultato di un nuovo studio finanziato dall´Ue e pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives. Ricercatori provenienti da Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Isole Faroe, Norvegia, Paesi Bassi, Slovacchia e Spagna hanno ricevuto finanziamenti da due progetti sostenuti dal Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Il team ha condotto uno studio su 8000 donne incinte che hanno dato alla luce tra il 1990 e il 2008 in tutta Europa testando le concentrazioni di Pcb nel loro sangue. I ricercatori hanno studiato campioni di latte materno e sangue delle madri e/o del cordone ombelicale e li hanno testati per scoprire la presenza del cogenere Pcb 153 e del diclorodifenildicloroetilene (Dde), un prodotto rilasciato durante la scomposizione del pesticida diclorodifeniltricloroetano (Ddt). Hanno poi confrontato questi risultati con il peso dei neonati. La ricerca è sostenuta con quasi 1 milione di euro dal progetto Enrieco ("Environmental health risks in European birth cohorts") e quasi 3 milioni dal progetto Obelix ("Obesogenic endocrine disrupting chemicals: linking prenatal exposure to the development of obesity later in life"). Questi progetti erano sostenuti nell´ambito dei Temi "Ambiente" e "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del 7° Pq rispettivamente. I Pcb, che sono proibiti nella maggior parte dei paesi già da diversi decenni a causa della tossicità e della classificazione come inquinante organico permanente, erano usati prima come fluidi dielettrici e refrigeranti per esempio in trasformatori, condensatori e motori elettrici. Poiché però sono molto stabili e possono accumularsi nel tessuto grasso di persone e animali, rimangono presenti. La fonte principale di Pcb nelle persone proviene dal consumo di pesce grasso, ma nell´ambiente ci sono anche altre fonti. Cè ancora incertezza sugli effetti di piccole dosi sulle donne incinte. I risultati rivelano un chiaro legame tra la concentrazione di Pcb e il peso del neonato. Le madri con una concentrazione di Pcb nel sangue del cordone ombelicale di 1 microgrammo per litro hanno dato alla luce a bambini il cui peso era 150gr inferiore a quello dei bambini le cui madri avevano una concentrazione di questa sostanza nel sangue trascurabile. Il fumo può servire da termine di paragone: le madri che hanno fumato durante la gravidanza hanno avuto bambini con un simile calo di peso. Per quanto riguarda l´altra sostanza testata, il Dde, non sono stati determinati effetti sul peso alla nascita. I ricercatori continuano ad analizzare il modo in cui le più alte concentrazioni di Pcb hanno come risultato un peso alla nascita più basso, è possibile infatti che i Pcb disturbino l´equilibrio ormonale e quindi anche la crescita del feto. Questo studio mostra quindi che limitare l´uso di Pcb è stata una misura prudente e che monitorare continuamente le sostanze estranee nel corpo umano è essenziale. Lo scopo generale di Enrieco è conoscere meglio il rapporto causale ambiente-salute in coorti di gravidanza e nascita. Il progetto sostiene lo sfruttamento della grande quantità di dati generati da studi passati o in corso finanziati dalla Commissione europea e dai programmi nazionali. Gli obiettivi specifici sono fare inventari di coorti di nascita, assicurare la qualità e l´interoperabilità dei dati sull´esposizione, la salute e gli effetti dell´esposizione, ottenere accesso ai dati, costruire database, condurre analisi, stilare raccomandazioni per la raccolta dei dati in futuro per migliorare le informazioni sui collegamenti ambiente-salute e divulgare le informazioni. Il progetto Obelix si occupa in particolare della ricerca sull´obesità infantile, che ha raggiunto proporzioni epidemiche in tutto il mondo, si occupa dell´urgente bisogno di capire meglio l´impatto dei contaminanti nei cibi sullo sviluppo dell´obesità. Per maggiori informazioni, visitare: Vito: http://www.Vito.be/vito/en/homepageadmin/home/home/ |
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