|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Marzo 2012 |
|
|
  |
|
|
IL MERLUZZO E L’ACQUADELLA, ASSESSORE VENETO ALLA PESCA SU TROVATE COMMISSARIO EUROPEO
|
|
|
 |
|
|
Venezia - “Avevo l’impressione che la pesca italiana non fosse capitata in buone mani comunitarie, ma l’ultima trovata del Commissario Europeo mi lascia senza parole. Nonostante la nazionalità greca, Maria Damanaki fa capire che non sa quello che dovrebbe sapere sul pesce mediterraneo e sui nomi che le popolazioni rivierasche danno alle varie specie. Figuriamoci per la pesca adriatica: spero non confonda le ‘anguele’ con gli avannotti del merluzzo”. L’assessore alla pesca del Veneto, regione i cui pescatori hanno molto da ridire sulle regole comunitarie loro imposte per esercitare una attività storica e particolare, commenta con queste parole la diatriba apertasi tra il Commissario Maria Damanaki e il personaggio televisivo del Commissario Montalbano, creato dal grande Andrea Camilleri, accusato di cibarsi pubblicamente di “novellame”, pescetti in tenera età e sottotaglia, la cui pesca è illegale. “Più che all’esagerazione siamo alla farsa e all’ignoranza, mi domando quale tecnico comunitario l’abbia consigliata su questo spinoso argomento – aggiunge l’assessore veneto – perché chi è abituato al pescato oceanico o dei mari del nord non sa che esistono pesci piccoli e piccolissimi che non sono novellame e che vengono chiamati in vario modo. Le nostre ‘anguele’, più italianamente acquadelle, ne sono un esempio: pesciolini fritti che in altre parti non sanno nemmeno cosa siano ma che sono legali, oltre che ottimi, però impescabili con le maglie da merluzzi. I quali merluzzi, così da noi sono chiamati i naselli – aggiunge l’assessore – vivono anch’essi in Adriatico, dove tuttavia, giusto per fare un esempio, gli esemplari più ‘adulti’ faticano ad arrivare al mezzo metro”. “Piuttosto – conclude l’assessore regionale – pensiamo alle vere questioni serie della pesca: in Mediterraneo, in Adriatico e negli oceani di tutto il mondo, e che riguardano la tutela e la riproduzione delle risorse con il mantenimento di una attività economica ed alimentare strategica, a meno di non finire per mangiare misteriose farine di pesce in varia forma e di dubbia origine, sia per quanto riguarda le specie sia per quanto riguarda la sicurezza alimentare”. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|