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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Marzo 2012
 
   
  VINITALY, IL 30% DEI VITICOLTORI MARCHIGIANI E’ UNDER 40: IL DOPPIO DELLA MEDIA ITALIANA

 
   
  La viticoltura delle Marche è giovane. Così tanto che la percentuale di vigneron marchigiani under 40 è quasi il doppio del dato nazionale. Se in Italia i giovani impegnati nella viticoltura sono meno del 15% del settore (stime Coldiretti), nella terra di Giacomo Leopardi la percentuale comunicata dalla Regione Marche si avvicina al 30 per cento. Un dato confermato dalla presenza di aziende giovani anche allo stand che la Regione Marche ha al Vinitaly: su 107 espositori, 36 sono quelle che vedono la presenza di under 40, o come titolari o comunque come imprenditori professionali. Cifre alla mano, su 7.316 aziende vitivinicole nelle Marche, quelle che vedono la presenza di un giovane nell’organigramma sono circa 2.100. “Sono numeri lusinghieri – commenta il vicepresidente della Regione Marche, Paolo Petrini – tanto che come governo regionale da alcuni anni dedichiamo uno specifico Pacchetto giovani all’intero del Programma di sviluppo rurale e nel periodo 2008-2011 abbiamo stanziato circa 67 milioni di euro”. Fra i 220 progetti regionali finanziati, quelli relativi al settore vitivinicolo hanno riguardato soprattutto le ristrutturazioni aziendali, il miglioramento delle linee produttive e l’acquisto di macchine per la raccolta. Per Alberto Mazzoni, direttore dell’Imt, l’Istituto Marchigiano di Tutela vini, i giovani costituiscono un valore aggiunto “per almeno tre cose fondamentali: lo studio, che spesso mancava ai genitori; l’esperienza maturata vivendo in una famiglia agricola e l’entusiasmo dell’età. La nuova generazione ha inoltre facilitato l’aggregazione, migliorando la capacità di gestione. Le new entry: due case history. Fra le aziende vitivinicole giovani, addirittura il 4% è costituito da nuove aziende. C’è anche chi ha abbandonato la precedente attività, per diventare un viticoltore. Roberto Venturi ha 40 anni e conduce un’azienda di 8 ettari a Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, ( www.Viniventuri.it ), dove produce anche Verdicchio Docg Castelli di Jesi e Rosso Piceno. “Ho lasciato la Merloni, dove ero addetto al controllo qualità – racconta Venturi -. Sono il primo della famiglia che fa questo lavoro in modo professionale, prima sia il nonno Amerigo che mio padre Filiberto lo facevano per hobby su una superficie di appena 3 ettari”. Dal 2008 produce vini (60mila bottiglie) e li esporta, soprattutto in Belgio e Olanda. “Ma qui al Vinitaly ho avuto contatti interessanti con buyer della Florida, dell’Ungheria e della Germania”. Sul cambio di vita è entusiasta: “Il vino è un mondo entusiasmante”. Stefano Balducci, 33 anni, si è messo in tasca la laurea in Filosofia. “Ma dopo la tesi su Giordano Bruno ho accettato la proposta di mio padre Alfonso e oggi mi occupo di produzione e vendita nell’azienda di famiglia”. Parliamo di 13 ettari a Monte San Vito (Ancona) e una produzione di 50mila bottiglie fra Morro d’Alba e Verdicchio dei Castelli di Jesi Docg, targata Podere Santa Lucia ( www.Poderesantalucia.com ).  
   
 

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