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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Aprile 2012 |
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GIOVANISÌ, 6.500 GIOVANI COINVOLTI IN UN ANNO, PRIMI BILANCI DAVANTI AL COMMISSARIO UE ANDOR
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Firenze, 11 aprile 2012 – Sono già 6.500 i giovani toscani coinvolti nel progetto Giovanisì, voluto dalla Regione Toscana per favorire e sostenere l’autonomia dei giovani offrendo loro una vasta gamma di opportunità nell’ambito del lavoro, dell’istruzione, della crescita civile e culturale. A meno di un anno di distanza dal suo varo sono state attivate azioni in tutti gli ambiti che erano stati previsti: sono, per esempio, ben 1.515 i tirocinanti per la prima volta retribuiti, 2.000 i giovani che frequentano il servizio civile regionale, 1.500 i giovani che sono usciti dalla casa dei genitori grazie al contributo per l’affitto, e ancora 281 quelli che hanno attivato un’impresa, 634 quelli che apriranno un’azienda agricola. Infine 500 sono i giovani che usufruiscono di borse di studio per completare la formazione all’estero. I dati sono stati presentati oggi a Firenze in apertura dell’incontro con il commissario europeo László Andor. Un’occasione di altissimo livello che ha permesso di proporre uno sguardo d’insieme tra le politiche europee e quelle della Regione Toscana sui giovani. Davanti al responsabile dell’occupazione, degli affari sociali e dell’integrazione della Ue, il presidente Rossi ha evidenziato i primi, significativi passi del progetto, cui la Regione ha deciso di destinare, importanti risorse (oltre 300 milioni di euro). “Giovanisì – ha evidenziato Rossi – non ha la pretesa di risolvere i problemi delle nuove generazioni, ma si pone l’obiettivo di offrire loro diverse opportunità per realizzare i loro progetti. Oggi più che mai la Toscana ha bisogno di correre più velocemente e in questo senso sarà decisivo il contributo di giovani che, grazie anche a queste azioni, possano rendersi più autonomi, più attivi, più dinamici, più presenti nella vita sociale e economica”. A proposito dell’incontro con il commissario europeo, Rossi ha evidenziato l’importanza della sua presenza a Firenze, a “validare la nostra iniziativa sui giovani”: “Con lui – ha poi aggiunto – abbiamo condiviso l’idea che il Fondo sociale europeo debba essere impiegato sempre di più per esperienze di formazione e lavoro a favore dei giovani”. Ma vediamo, a meno di un anno dal via (il progetto è partito nel giugno di un anno fa) come procedono le principali azioni previste da Giovanisì. Tirocini - Per offrire ai giovani la possibilità di prepararsi al mondo del lavoro con un’adeguata formazione, la Regione Toscana cofinanzia i tirocini. Il contributo mensile è di 500 euro lordi, a cui la Regione contribuisce con 300 euro, il resto spetta all’impresa o lo studio. La durata, secondo i profili professionali, va da un minimo di 2 fino a un massimo di 6 mesi. Per i soggetti disabili il tirocinio può essere esteso fino ad un massimo di 24 mesi; Parallelamente è stato avviato un percorso che coinvolge le professioni, per i tirocini legati al praticantato, e le Università, per i tirocini curriculari. Sin qui sono stati 1.515 i tirocini ammessi. Ma numeri significativi riguardano anche le imprese inserite nel database di Giovanisì (oltre 1.100) gli ordini professionali (44), le università coinvolte (ben 7). Casa - Un passo importante verso l’autonomia dei giovani è rappresentato dal poter disporre di un’abitazione. La Regione Toscana ha previsto, come prima azione, contributi per il pagamento dell’affitto. Il contributo mensile varia a seconda del reddito e tenendo conto della presenza e del numero di figli, partendo da un minimo di 150 euro fino a un massimo di 350. La durata è di 3 anni. Il primo bando si è chiuso con 1.011 domande ammesse che coinvolgono più di 1.500 giovani equamente divisi tra le fasce d’età 25-29 e 30-34 anni. Servizio civile - L’esperienza di servizio civile, oltre agli ambiti previsti a livello nazionale, prevede progetti in campi come la sanità, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, l’aiuto alla persona, la protezione civile, l’immigrazione, la tutela dei consumatori, le pari opportunità, il commercio equo e solidale, la cooperazione internazionale. E’ previsto un contributo individuale di 433 euro al mese per un anno. Sino a oggi sono oltre 2.000 i giovani che hanno deciso di vivere questa esperienza tra quelli già in Servizio civile regionale e quelli che partiranno entro questo mese. Fare impresa - La nuova legge sull’impreditoria giovanile ha allargato la sfera delle attività per cui chiedere il finanziamento: possono partecipare non solo le imprese ad alto contenuto tecnologico così come era previsto in passato. E questo ha consentito a un maggior numero di giovani (l’età deve essere compresa fra i 18 e i 40 anni) di accedervi. Sino a oggi sono state 281 domande di finanziamento pervenute per una richiesta di oltre 20 milioni di investimento. Commercio, servizi e industria sono sin qui i settori più richiesti. Sono invece 634 le domande pervenute sin qui in ambito agricolo: in questo comparto esiste, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, la possibilità di accedere sia a un premio a fondo perduto (sino a 40.000 euro) sia a un prestito garantito. Con i 70 milioni di euro disponibili, si attiverà un investimento di 112 milioni di euro. Mobilità per completare studi e formazione - La Regione Toscana finanzia borse di studio e voucher per giovani in modo da supportare il diritto allo studio, la formazione e la specializzazione. Il contributo medio per ciascuno è di 5mila euro. Queste attività hanno riguardato sin qui 500 giovani. |
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