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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Aprile 2012
 
   
  LINGUE MINORITARIE: ÌFVG SI CANDIDA PER LŽAGENZIA EUROPEA

 
   
  Udine, 12 aprile 2012 - Il Friuli Venezia Giulia si candida ad ospitare lŽAgenzia europea per le Lingue minoritarie. La sede potrebbe essere Villa Manin di Passariano. LŽannuncio è stato dato dallŽassessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, in occasione della presentazione, ieri ad Udine, dellŽindagine sulle comunità linguistiche del Friuli Venezia Giulia, una ricerca redatta nel 2009, raccolta in una pubblicazione finanziata dalla Regione e realizzata dalla Società filologia friulana e dallo Slori (Istituto sloveno di Ricerche, di Trieste). La proposta di De Anna si basa sulla particolare condizione del Friuli Venezia Giulia, unica realtà europea nella quale si parlano quattro lingue diverse, e sulla quale si fonda lo statuto della specialità regionale: come infatti ha ricordato lŽassessore, la specialità del Friuli Venezia Giulia consiste nella realtà multilingue, che per lŽevoluzione dei tempi e delle dinamiche sociali sta divenendo anche multiculturale. Due concetti, il multilinguismo e il multiculturalismo, che per De Anna non vanno e non possono essere confusi. Non solo, ma il Friuli Venezia Giulia, nonostante la realtà multilinguistica che lo contraddistingue, non ha nel frattempo perso lŽidentità linguistica, che ha saputo resistere nei secoli al passaggio e alle invasioni di genti diverse. Oggi, in regione, circa 600 mila persone si esprimono in lingua friulana, 120 mila persone in lingua slovena, 25/30 mila persone in lingua tedesca, mentre 199 Comuni su 219 rientrano nella delimitazione territoriale per almeno una delle tre comunità linguistiche minoritarie. Una realtà che è pari a circa lŽ80 per cento del territorio e della popolazione del Friuli Venezia Giulia. La presentazione del volume inerente lŽindagine, che ha considerato il parere di 3.000 residenti nelle zone a prevalente e precisa vocazione linguistica (friulanofoni, slavofoni, germanofoni), ha il significato, per De Anna, di segnare una tappa essenziale verso la chiusura degli Stati generali delle Lingue minoritarie. Come ha rilevato lŽassessore, è stata accolta la proposta avanzata alle Autonomie locali per ospitare una Giornata della parlata in lingua tedesca, che si svolgerà a Sauris; per quanto riguarda la parlata in lingua slovena, sono state indicate tre località. De Anna ha quindi invitato le associazioni a presentare le candidature per la Giornata della lingua friulana. Nel corso della presentazione, condotta da Giuseppe Napoli, vicedirettore regionale e direttore del servizio Corregionali allŽestero e Lingue minoritarie, Lorenzo Pelizzo, presidente della Società filologica friulana, ha evidenziato lo spessore della ricerca che ha coinvolto un elevato numero di cittadini, mentre, Devan Jagodic, direttore dello Slori, si è soffermato sullŽeterogeneità della realtà regionale sotto il profilo linguistico e sulla non diffusa conoscenza da parte dei cittadini della consistenza e delle caratteristiche delle diverse lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia. I contenuti della ricerca sono quindi stati illustrati dal linguista Emidio Susic. Per redigere lŽindagine sono stati sentiti 2.150 cittadini residenti in otto aree di parlata friulana: di Udine, Pordenone, Gorizia, del Friuli centrale, del Friuli orientale, del Friuli occidentale, della Carnia; 750 cittadini residenti nellŽarea slavofona: di Trieste, Gorizia, delle aree triestina, goriziana ed udinese; 100 cittadini residenti nellŽarea germanofona (Val Canale, Sauris, Timau). DallŽindagine emerge, secondo il relatore, che la gran parte degli intervistati ritiene che la lingua friulana debba essere insegnata nelle scuole. NellŽarea friulanofona, per il 40 per cento degli intervistati la lingua madre, la prima appresa e parlata, è il friulano, o meglio una varietà del friulano; il 10 per cento ha appreso sia lŽitaliano che il friulano; il 33 per cento degli intervistati ha dichiarato che la lingua materna è lŽitaliano. Per lŽarea slavofona, il 31 per cento ha dichiarato che la lingua madre è lo sloveno; il 4 per cento di avere appreso e parlato per prime sia lo sloveno che lŽitaliano; il 45 per cento che è lŽitaliano. Gli intervistati dellŽarea germanofona per il 41 per cento hanno indicato lŽitaliano come lingua madre; il 27 per cento il tedesco; il 5 per cento il tedesco e lŽitaliano. AllŽincontro sono infine intervenuti Lorenzo Zanon, presidente dellŽAgenzia regionale per la Lingua friulana, Michele Coren, componente della Commissione regionale consultiva per la Minoranza di lingua slovena, Alfredo Sandrini, componente della Commissione regionale per le Minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia, presenti anche il console della Repubblica Slovena in Italia, Bojana Cipot, ed il consigliere regionale Igor Gabrovez.  
   
 

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