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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Aprile 2012 |
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LA VIDEO ARTE CINESE IN MOSTRA AL MUSEO PECCI DI PRATO
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Firenze, 17 aprile 2012 – Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, in collaborazione con il Minsheng Art Museum di Shanghai, ha presentato ieri a Palazzo Strozzi Sacrati, presenti, con l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, Wang Jian, delegato del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, il sindaco di Prato e presidente del Museo Pecci Roberto Cenni e il direttore artistico del Museo Pecci Marco Bazzini, la prima grande mostra sulla storia della videoarte cinese: Moving Image in China 1988 – 2011. Una selezione di oltre quaranta opere che ne raccontano la nascita e gli sviluppi, dal primo video realizzato da Zhang Peili a fine anni Ottanta, fino a una delle ultime grandi produzioni della star internazionale Yang Fudong. Moving Image in China 1988 -2011 propone al pubblico occidentale un percorso inedito attraverso i lavori dei maggiori video artisti tra cui, oltre ai già citati Zhang Peili e Yang Fudong, Cao Fei, Qiu Zhijie, Wang Jianwei. Presenta l’affermazione dei nuovi media con un’inclinazione forte verso il “mito” e la poesia, tipico di questa cultura, e ipotizza possibili direzioni future con la presenza dei più giovani rappresentanti di questo genere come Lu Yang, Chen Zhou, Wang Sishun. “Ancora una volta l’arte contemporanea è uno strumento efficace e immediato di scambio culturale. La potenza immediata delle immagini, unita alla creatività artistica, ci regale uno spaccato di realtà sulla Cina di oggi – ha affermato l’assessore Scaletti – . Una mostra che rientra perfettamente nell’obiettivo specifico di rafforzare e consolidare il Sistema Regionale per l’Arte contemporanea, il cui coordinamento è affidato al Centro Luigi Pecci di Prato”. “Un obiettivo che la Regione – ha concluso Scaletti - realizza attraverso Toscanaincontemporanea2012, volto a promuovere l’innovazione culturale, assicurando la formazione del pubblico e la cooperazione fra i soggetti che operano nel settore sul territorio regionale”. La mostra, curata da He Juxing, Guo Xiaoyan, Zhou Tiehai e Marco Bazzini si divide in quattro sezioni che ripercorrono lo sviluppo della videoarte cinese dalla fine degli anni ’80 fino ad oggi, proponendosi come una delle mostre più esaustive e sistematiche su questo fenomeno. La mostra è una finestra inedita sulla Cina di oggi, una società che ha conosciuto uno sviluppo senza paragoni. Una cultura affascinate ed enigmatica, che si lascia contaminare e contamina. |
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