Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Maggio 2006
 
   
  MONTENEGRO: ADDIO UNIONE SERBA, BUONGIORNO UNIONE EUROPEA?

 
   
   Bruxelles, 31 maggio 2006 - L’imminente Campionato mondiale di calcio sarà forse l’addio internazionale dello stato di Serbia e Montenegro, dopo che il 21 maggio i montenegrini hanno votato la fine dell’Unione con la Serbia. Il voto è stato seguito da una delegazione di osservatori parlamentari che ha garantito la libertà e la correttezza delle operazioni. Dopo lo scrutinio, Jelko Kacin, europarlamentare liberale sloveno alla guida della missione si è dichiarato “positivamente colpito” dallo svolgimento del referendum. Il voto ha assegnato ai sostenitori dell’indipendenza il 55,4% delle preferenze, appena oltre il 55% necessario per la vittoria, sulla base dell’accordo di compromesso promosso dall’Ue nel 2002. Nonostante le divisioni generate dalla campagna referendaria, la separazione dalla Serbia dovrebbe avvenire in maniera pacifica, poiché Belgrado si è impegnata a rispettare il risultato. Il presidente del Pe Josep Borrell in una lettera di congratulazioni indirizzata al Primo Ministro montenegrino Milo Djukanovic ha invitato i due paesi a uno “spirito di cooperazione”. Egli ha inoltre affermato che la prospettiva di “ingresso nell’Unione europea e il rispetto di tutti i criteri di adesione devono essere considerati obiettivi prioritari”. A tali dichiarazioni ha fatto eco la cristiano-democratica tedesca Doris Pack, presidente della delegazione parlamentare per i rapporti con i paesi dell’Europa sud-orientale, la quale ha affermato che “ora spetta ai due paesi dare forma al loro futuro, il quale ora è, senza dubbio, la prospettiva di adesione di entrambi i paesi all’Unione europea”. Ella ha inoltre aggiunto che entrambi devono impegnarsi per raggiungere la capacità di adesione e per risolvere la controversia con la Serbia sull’arresto di Ratko Mladic, ricercato dal tribunale internazionale per il massacro del 1995 di Srebrenica, in Bosnia. Le operazioni di voto hanno suscitato generale approvazione per la loro correttezza. Jan Marnius Wiersma e Hannes Swoboda, vice-presidenti del gruppo dei socialisti, hanno accolto il voto come “libero e giusto” e hanno affermato che “il Montenegro avrà bisogno di stabilità per affrontare le sfide future”. Milan Horáček, eurodeputato dei verdi, che si è recato in Montenegro per le elezioni, ha dichiarato: “L’unione europea deve sostenere entrambi gli stati nella ridefinizione dei negoziati di adesione del Montenegro e accompagnare il paese sulla sua strada verso l’indipendenza”. Oltre alle aspirazioni rispetto all’ingresso nell’Ue, il Montenegro dovrà negoziare l’ingresso nelle Nazioni Unite e nelle altre organizzazioni internazionali. Una questione da risolvere con la Serbia è l’accesso al mare, poiché Belgrado perderebbe l’accesso diretto all’Adriatico. La Serbia mantiene inoltre le proprie rivendicazioni sulla provincia del Kosovo, amministrata dalle Nazioni Unite, il cui stato finale è in corso di negoziati sotto l’egida dell’Onu. .  
   
 

<<BACK