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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Maggio 2012 |
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SPESE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, REGIONE UMBRIA HA RIDOTTO PIÙ DI QUANTO RICHIESTO; GRAVE APPROSSIMAZIONE DA FP-CGIL
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Perugia, 8 maggio 2012 - "Un dato è assolutamente ed inconfutabilmente certo: per quanto riguarda l´amministrazione regionale tengo a ribadire che la Regione Umbria ha ridotto alla modestissima cifra di 200mila euro la spesa per consulenze nell´anno 2011, con una diminuzione pari ai due terzi rispetto al 2010. Inoltre, ha ridotto di ben otto milioni di euro i costi relativi al personale ed al funzionamento dell´ente. Ben oltre, quindi, l´obiettivo fissato dal Governo che chiedeva una riduzione del 20 per cento". È quanto afferma l´assessore regionale al personale Gianluca Rossi in riferimento alle notizie circa l´aumento di numero e spese per consulenze ed incarichi da parte delle amministrazioni pubbliche regionali. "Spiace molto - sottolinea - dover innanzitutto constatare che il Ministero della Pubblica amministrazione divulghi dati, con classifiche di ´buoni e cattivi´, assolutamente incompleti e generici, che alimentano ancor più quel clima di sfiducia da parte dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni. In questo caso quelle regionali e locali". "Vorrei a tal proposito precisare un altro dato assolutamente significativo - aggiunge Rossi - la percentuale di amministrazioni pubbliche locali che in Umbria hanno correttamente aderito alla procedura di comunicazione, in via telematica al Ministero, dei dati relativi a consulenze ed incarichi esteri è stata per l´anno 2011 di ben il 110 per cento rispetto all´anno precedente. Segno questo di una totale correttezza ed onestà da parte del complesso delle pubbliche amministrazioni umbre - cosa peraltro espressamente citata nella nota del Ministero, ma che a qualcuno deve essere forse sfuggita - che hanno inviato agli uffici centrali del Dicastero della Pubblica amministrazione tutti i dati in loro possesso. Non ci è dato conoscere se e quante altre analoghe amministrazioni pubbliche nel resto delle regioni italiane abbiano seguito la stessa rigorosa condotta. Certo è che - dice Rossi - vi sono realtà nel Paese dove la percentuale delle pubbliche amministrazioni in regola con le dichiarazioni al Ministero risulta essere molto più bassa. Ed è sempre lo stesso Ministero a sottolineare come i dati siano ancora incompleti in quanto i termini per la comunicazione degli stessi scadranno il prossimo 30 giugno". "Quanto alle affermazioni della Fp-cgil, che attribuiscono alla Regione Umbria tale enorme incremento - prosegue l´assessore regionale - mi lasciano quantomeno stupefatto per la grave approssimazione che emerge dalla loro lettura. Una approssimazione, per un rappresentante sindacale che si occupa di funzione pubblica, non certo tollerabile". "Prescindendo dai contenuti demagogici di simili dichiarazioni - afferma l´assessore Rossi - non è possibile consentire che si dicano vere e proprie falsità sulla pelle degli stessi lavoratori che vivono condizioni di precarietà e che vengono altrettanto falsamente spinti a nutrire aspettative che non potranno essere soddisfatte. È la legge che ci vieta espressamente la possibilità di stabilizzare i lavoratori assunti in seguito all´evento sismico del 1997, non di certo spese per consulenze mai attivate". "Il resto è, lo ripeto, pura e dannosa demagogia, molto in voga nel nostro Paese - conclude Rossi - verso lavoratori che dal sindacato dovrebbero essere rappresentati e tutelati". |
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