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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Maggio 2012 |
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BAMBINI: INTERNET E SOCIAL NETWORKS OPPORTUNITÀ DA ‘ABITARE’ SENZA DIVENTARNE SCHIAVI
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Roma, 9 maggio 2012 - «Sono convinto che Internet e i social networks siano elementi positivi che ci vengono messi a disposizione, opportunità importanti per l’incontro e il confronto tra le persone, che vanno ‘abitati’ consapevolmente senza diventarne schiavi. Per questo, è fondamentale valorizzare i progetti come quello di oggi, che offre ai bambini con meno di 14 anni le risorse per imparare a utilizzare questi nuovi servizi senza il rischio di un uso esasperato o improprio e, soprattutto, facendolo in modo condiviso con le famiglie e gli insegnanti». Lo ha dichiarato ieri l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, intervenendo, presso il Centro ‘Elsa Morante’ (Xii Municipio), alla presentazione del progetto ‘Nets for Kids’, social network simile in tutto ai suoi ‘fratelli’ più noti, ma riservato e pensato per i bambini con meno di 14 anni. «Genitori e insegnanti - prosegue l’Assessore capitolino - hanno il compito di tenersi continuamente aggiornati sugli sviluppi della comunicazione web, per evitare di restare esclusi dalla possibilità di scoprirne eventuali usi impropri o anche per spiegare agli adolescenti quali rischi si possono correre. Usare la Rete in modo sbagliato o eccessivo, infatti, può portare a disturbi come ansia, depressione, attacchi di panico, insonnia». «I social networks e, più in generale, Internet sono mezzi di comunicazione efficaci e utilissimi per entrare in contatto con le persone, acquisire rapidamente informazioni e comunicare con gli altri. L’importante è farlo in modo responsabile, usando questi strumenti per il bene. Anche per questo abbiamo lanciato un avviso pubblico, chiedendo a un Organismo del Terzo Settore di realizzare un progetto di educazione a un uso responsabile della Rete e di prevenzione di potenziali dipendenze. C’è bisogno di dare ai nostri ragazzi chiavi di lettura positive di questi strumenti, perché non si può tornare indietro, ma è necessario promuoverne un uso sobrio e, per quanto possibile, condiviso con i genitori», conclude De Palo. |
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