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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Maggio 2012
 
   
  CONVEGNO FINALE SUI RISULTATI DEL PROGETTO F.A.R.O LAB SULLA FORMAZIONE CONTINUA .

 
   
  Ancona, 15 maggio 2012 - "Occorre recuperare la cultura della formazione e in particolare di quella permanente e continua. C’è una maggiore consapevolezza di questa esigenza e con l’apporto di tutti i soggetti interessati, è necessario far comprendere che si tratta di una leva strategica per avviare un concreto percorso di crescita, soprattutto in questo periodo di crisi profonda. Così l’assessore regionale alla Formazione –Lavoro, Marco Luchetti l’ 11 maggio durante i lavori del convegno finale sul progetto F.a.r.o. Lab, avviatosi nel 2010, che ha rappresentato un’opportunità per fare avanzare gli attori della formazione continua sul tema della promozione/definizione di appropriati ed innovativi strumenti/modelli formativi. E’ indubbio – ha proseguito Luchetti - che la capacità di innovazione per un’impresa e la qualificazione professionale nell’arco della vita lavorativa siano elementi “spendibili” su un mercato in sempre più rapido mutamento, crediti di qualità e di competenza che vanno a comporre un quadro coerente di necessaria riorganizzazione dei sistemi produttivi. La Regione – assieme ai soggetti coinvolti nell’Osservatori regionale per la formazione continua ( parti sociali e associazioni di categoria) - ha voluto per questo individuare una figura di riferimento nuova e molto importante l’Agente per il cambiamento e lo sviluppo che è stata definita una cerniera per integrare innovazione e organizzazione aziendale, l’anello mancante che potrà mettere in connessione positiva impresa e mercato,una figura in grado di leggere le esigenze organizzative delle aziende, orientare l’analisi dei fabbisogni professionali formativi e supportare gli imprenditori nella conoscenza delle opportunità di finanziamento. Certo – ha concluso Luchetti- c’è ancora molto da fare in tema di promozione della formazione continua , ma credo che un rinnovato senso di responsabilità di ognuno, l’impegno delle istituzioni ad accompagnare i percorsi formativi virtuosi e una minore spiccata individualità e autoreferenzialità della cultura aziendale che caratterizza il nostro tessuto produttivo fatto di piccole imprese, possano essere i fattori determinanti per fare grandi passi avanti. “ Il progetto F.a.r.o.lab è nato con la finalità di creare le condizioni per favorire l’integrazione tra le diverse fonti di finanziamento (L.236/93, legge 53/00, Fse Regione-province, Fondi Interprofessionali) e con il supporto metodologico e operativo alle attività dell’Osservatorio Regionale per la Formazione Continua. Dopo l’introduzione di Mauro Terzoni (dirigente Regione Marche), un’analisi dei risultati del progetto F.a.r.o. Lab è stata condotta da Alessandra Nironi e Letizia Dini di Ifoa e da Sergio Vistarini del Censis. Le indagini sui fabbisogni professionali-formativi delle imprese marchigiane e sui fabbisogni formativi dei lavoratori condotte tra giugno e settembre 2011 hanno messo in luce che i settori energetico, dei trasporti e agricolo hanno aumentato l’organico, contradditorio il settore del credito; operare nelle Marche si rivela, per i più, un vantaggio competitivo, diminuiscono complessivamente le imprese disposte ad assumere ma aumenta la consapevolezza che ci sia bisogno di acquisire nuove conoscenze .Nel caso di piccole e micro imprese le esigenze formative rilevano che è auspicabile la modalità didattica del training on the job e con esigenza di una formazione molto mirata; di non lunga durata; in collaborazione con enti terzi e grandi clienti con adeguate misure di accompagnamento come la rilevazione e valutazione delle competenze. Come hanno ribadito Marco Bilei, per il mondo dell’Artigianato, Antonio Bori per Cgil Cisl Uil e Carlo Cipiriani per Confindustria, durante la tavola rotonda moderata da Silvia Vaccaro (Isfol), le scelte alla base di F.a.r.o.lab muovono dalla convinzione che il valore della formazione risulta tanto più importante in tempi di crisi, in quanto consente di aggiornare e riqualificare i lavoratori sia in vista di una ripresa della attività produttiva che di un aggiornamento e modifica delle produzioni per rimanere efficacemente sul mercato. Tutti hanno anche sottolineato che innovazione nelle imprese e nei territori specializzati e qualità delle competenze di chi ci lavora, sono fattori imprescindibili per la crescita della produttività dei sistemi economici per il benessere dei cittadini ed il potenziamento della competitività. Bisogna comunque anche ripensare l’istruzione professionale (Cipriani) e renderla “ appetibile” ai giovani perché comprendano che la realizzazione personale passa da una buona cultura di base. Lo ha sostenuto anche l’imprenditrice Mancini di Falconara , coinvolta nel progetto Faro lab che ha esordito ironicamente : “ meno male che c’è la crisi, perché ci ha costretto a ripensare a molti modelli economici in maniera etica e in termini di responsabilità sociale.” Evidenziato anche il lavoro di due anni dell’Osservatorio Regionale per la formazione continua che ha avviato un processo di sistematizzazione del patrimonio di conoscenze prodotte dall’ intervento, per far emergere i fabbisogni formativi, monitorare e valutare i fenomeni e le politiche, individuare e mettere in rete tutti i soggetti che a diverso titolo e su diversi fondi operano come autorità di programmazione e finanziamento di interventi di formazione continua.  
   
 

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