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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Maggio 2012 |
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CONSUMO DEL SUOLO, DALLA REGIONE LOMBARDIA OK A INVERSIONE DI MARCIA
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Milano, 15 maggio 2012 - Tra il 1999 e il 2009 la crescita dell´urbanizzazione in provincia di Milano è stata di 7323 ettari, pari all´estensione di metà della città di Milano, e si è consumato territorio prevalentemente agricolo al ritmo di 20.000 mq al giorno: è come se, ogni dieci giorni, scomparisse fisicamente il territorio da cui trae sostentamento una azienda agricola di medie dimensioni, in grado di produrre il frumento necessario per fare 150 tonnellate di pane. E´ quanto emerso dalla presentazione, in Regione, del Rapporto 2012 sul consumo di suolo in Lombardia, e in particolare nella zona centrale, compresa tra le province di Milano, Lodi e Monza Brianza. Lo studio è l´esito di due anni di ricerca condotta presso il Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano dal Centro di ricerca sui consumi di suolo (Crcs), fondato da Legambiente e Istituto Nazionale di Urbanistica, con il contributo di Regione Lombardia e Provincia di Lodi. Belotti: Ripensare Scelte Future, Ma Tutelando L´occupazione - "Dati che devono far riflettere - ha esordito l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti -, senza farci dimenticare però che l´edilizia occupa in Lombardia 375.000 addetti e che il settore, in una congiuntura di grande difficoltà, sta attraversando un periodo molto difficile". Fondamentale dunque coniugare crescita economica e tutela dell´ambiente, attraverso il recupero dell´esistente, delle aree dismesse e la sostituzione edilizia". "In particolare però bisogna puntare - ha proseguito Belotti - sulla sostituzione edilizia, perché, se si calcola l´investimento a medio termine, costa meno demolire e ricostruire con classi energetiche migliori, piuttosto che riqualificare brutti edifici degli anni ´50 e ´60". Piano Area Valli, Primo Passo Per Invertire Scelte Passate - Un primo passo concreto per avviare un percorso di tutela del territorio e risparmio di suolo è stato fatto con il Piano d´area delle Valli, presentato la settimana scorsa a Bergamo: coinvolti 45 Comuni, due province (Lecco e Bergamo) e tre Comunità montane. "Anche perché la prima forma di prevenzione del dissesto idrogeologico è la pianificazione attenta - ha ricordato Belotti -. Con i sindaci lavoreremo soprattutto per semplificare le norme, attraverso un processo di ascolto e un lavoro di approfondimento dei bisogni del territorio. Per arrivare, entro due anni, a fissare i paletti necessari per una crescita, più omogenea e moderna, dicendo basta alle seconde case inutilizzate per la maggior parte dell´anno, riordinando lo sviluppo turistico e preservando l´identità di territori nei quali dovrà crescere un tessuto economico "tipico", artigianale, agricolo, dove ambiente e paesaggio non siano più messi in discussione da scelte urbanistiche penalizzanti". Da una ´conferma´ a un ´impegno´, ha aggiunto Belotti, "che è quello di inserire, dal 2013, delle norme specifiche sul risparmio di suolo, con una legge ad hoc o attraverso una modifica alla normativa vigente". "Parlo del 2013 - ha detto Belotti -, perché avendo prorogato a fine anno l´approvazione dei Pgt, non possiamo certo cambiare le regole quando la partita è ancora in corso". Su 1544 Comuni, infatti, sono 787 (51 per cento) quelli che hanno approvato il documento di pianificazione urbanistica, mentre sono 209 (14 per cento) gli Enti locali che lo hanno adottato: ne mancano 548 (35 per cento del totale). Colucci:riutilizzo Aree Dismesse Coerente Con Sviluppo Locale - "I dati sono importanti per stabilire obiettivi e strategie per porre un argine a questo processo - ha detto l´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci -. Pensiamo ad azioni e politiche concrete che Regione Lombardia, con i 10 Assessorati e i 4 enti di riferimento coinvolti in queste tematiche, metterà in campo per i prossimi mesi. Azioni mirate al contenimento del consumo di suolo, ma anche al rilancio del settore economico, di cui sarà misurata l´efficacia con valutazioni oggettive; pensiamo al riutilizzo delle aree dismesse con la contestuale salvaguardia delle aree ancora libere, alla coerenza dell´utilizzo di suolo in relazione allo sviluppo effettivo di ogni Ente locale rispetto al proprio territorio, ma anche alla promozione di un percorso culturale, affinché cresca sempre di più, dal basso, la consapevolezza che il territorio rappresenta una risorsa limitata e da tutelare". E´, infatti, proprio questo uno degli obiettivi prioritari della legislatura, perché "tutelare le biodiversità significa proprio contribuire in modo concreto alla salvaguardia del suolo". In questa direzione va anche la sottoscrizione di un accordo tra tutti gli Assessorati al Territorio delle Regioni del Nord (Lombardia, Piemonte, Valle d´Aosta, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia e province di Trento e Bolzano), per condividere l´obiettivo della riduzione di consumo di suolo e la messa a punto di sistemi di misurazione e banche dati armonizzabili e coerenti. Regione Lombardia ha, inoltre, sottoscritto un´agenda di impegni che coinvolge le diverse Direzioni generali ad attivare programmi per il contenimento del consumo di suolo. De Capitani:tutela Suolo Agricolo, Ora Diventa Bene Comune - "Con l´approvazione della legge 31 - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani -, che accorpa tutte le norme in materia di agricoltura, è stato sancito, per la prima volta in un testo legislativo, che il suolo agricolo è un bene comune. Si tratta di un notevole passo in avanti, anche sotto il profilo culturale, poiché vincola tutte le nuove normative urbanistiche e le politiche di governo del territorio a rispettare questo principio". Torna quindi in primo piano un valore, quello della tutela del suolo agricolo, a cui si dovrebbe pure ispirare la programmazione a livello locale. "Basterebbe aggiungere - ha detto De Capitani - questo concetto in tre righe nel piano delle regole, previsto nei Pgt, e farlo approvare dal Consiglio comunale. Numeri e cifre, del resto, parlano chiaro: in Lombardia siamo scesi sotto il milione di ettari di superficie agricola utilizzabile. Per ´contenere´ il consumo di suolo agricolo la legge regionale ha, inoltre, precisato che la sospensione temporanea o definitiva dell´attività agricola su un terreno non determina in alcun modo la perdita automatica di suolo agricolo". |
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