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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Maggio 2012 |
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REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL, ENTI LOCALI: NUOVI STRUMENTI PER MIGLIORARE LA TRASPARENZA E L’EFFICIENZA
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Trento, 16 maggio 2012 - Soddisfazione da parte dell’Assessore regionale Roberto Bizzo per l’approvazione del disegno di legge sull’ordinamento del personale degli enti locali. Il Consiglio Regionale ha approvato ieri il disegno di legge, presentato dalla Giunta Regionale, che modifica l’ordinamento del personale delle amministrazioni degli enti locali del Trentino-alto Adige. Soddisfatto l’Assessore competente Roberto Bizzo. “Si completa un lungo iter consiliare e agli enti locali vengono offerti nuovi strumenti per aumentare la trasparenza e l’efficienza delle amministrazioni, oltre ad una normativa che potrà aiutare le donne e la conciliazione dei tempi”. Questa legge sancisce, prosegue l’Assessore, in primo luogo la potestà legislativa della Regione di legiferare in materia di Enti Locali rivendicando che spetta ai trentini e agli altoatesini decidere in merito. Per questo della normativa statale sugli enti locali sono state accolte solo le parti positive: volontà di incentivare il merito, richiesta di trasparenza degli atti e ricerca dell’efficienza e della produttività. Non sono invece stati recepiti principi controversi della “legge Brunetta” quali ad esempio le visite fiscali obbligatorie per i dipendenti in malattia o la riforma dei premi di produttività che avrebbe escluso arbitrariamente una parte dei dipendenti dai premi senza di fatto produrre efficienza e risparmi. “Con questa legge non cambiano – precisa Bizzo – le modalità di partecipazione ai concorsi pubblici. I candidati potranno sostenere le prove d’esame nella lingua che preferiscono, indipendentemente dal gruppo linguistico di appartenenza. La dichiarazione di appartenenza sarà verificata solo ad esame ultimato.” Quello che invece cambia è l’attenzione alle pari opportunità tra generi: ai comuni di Trento, Rovereto, Bolzano e Merano è chiesto di elaborare piani per promuovere la parità tra generi e per rimuovere le situazioni di svantaggio per il genere sottorappresentato. A tutti i comuni, grandi e piccoli, viene poi chiesto di adottare modalità organizzative e orari di lavoro che aiutino a conciliare vita familiare e professionale, senza intaccare la qualità del servizio. “Sono convinto – conclude Bizzo – che si sia fatta una legge di buon senso e ringrazio per questo la mia predecessora Margherita Cogo”. Dopo questa riforma, ha concluso Bizzo, il Consiglio potrà presto esaminare una nostra proposta di riduzione delle indennità e dei costi della politica.” |
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