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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Maggio 2012
 
   
  CAVE: IN LOMBARDIA UNA NUOVA LEGGE PER AVERNE MENO

 
   
   Milano, 17 maggio 2012 - Entra nel vivo la discussione che porterà all´approvazione del Progetto di legge per la pianificazione dell´attività estrattiva, che ha già avuto il via libera della Giunta regionale lombarda nelle scorse settimane. L´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi lo ha presentato in Vi Commissione consiliare, sottolineando come "sia arrivato il momento di garantire regole chiare, che tutelino il territorio, incentivando il recupero di materiale inerte che, se appositamente trattato, vale tanto quello cavato ex novo. Con la differenza che non erode ulteriormente il territorio. E questa è una vera e propria rivoluzione". La Pianificazione - Cuore del provvedimento è il riutilizzo dei materiali. Questo significa che la cava deve essere l´estrema ratio, l´ultima istanza per reperire materiale. "Si dovrà individuare il fabbisogno già soddisfacibile coi materiali riciclati - ha spiegato Raimondi -, in modo da poter ricorrere solo in seconda battuta alla cava. In più sono previsti importanti processi di compensazione ambientale. Abbiamo così puntato tutto sull´aspetto ambientale in questa riforma". Per facilitare questo processo, si potranno localizzare impianti di trattamento di rifiuti inerti direttamente in cava. Le autorizzazioni di questi impianti sono delegate ai comuni, unitamente all´autorizzazione della cava. Limitare Gli Effetti Sul Territorio - Certo non è possibile pensare di non cavare per nulla. Ma, quando lo si deve fare, bisogna limitare al massimo gli effetti sul territorio. Come? Obbligando al recupero per lotti, massimo triennali, per limitare le aree di cantiere. Cioè questi devono essere recuperati, man mano che avanzano. Il Nuovo Iter - Con il Testo approvato dalla Giunta, sarà il Consiglio a svolgere le funzioni di indirizzo politico e di programmazione. In pratica l´Aula dovrà redigere un atto di indirizzo, che definisca le linee guida sulle quali dovranno innestarsi poi le singole pianificazioni provinciali. A questo punto le Province potranno predisporre i programmi di localizzazione della cava sul loro territorio. Diventa così decisivo il ruolo delle Province sia nella determinazione del fabbisogno di materiale che per la localizzazione delle cave, come anche per la destinazione finale delle aree di cava. Una volta adottati, questi programmi saranno trasmessi per l´approvazione alla Giunta lombarda, previo parere della Commissione consiliare competente (che quindi acquisisce potere di verifica e controllo molto importante). Sono stati inoltre introdotti meccanismi preferenziali per l´inserimento nei Programmi dei poli estrattivi, per i quali intervengono accordi preliminari fra Comune e operatore. Questo privilegia la condivisione a livello locale delle scelte ubicative, valorizzando in maniera decisiva il ruolo dei comuni. Un Marchio Di Qualità Per I Materiali - Infine si ha l´obiettivo di favorire l´incremento della competitività delle imprese lombarde del settore con l´istituzione di marchi di qualità dei materiali e con il riconoscimento di incentivi alle ditte che operano secondo criteri di qualità produttiva e ambientale. E´ questo il modo per non "spacciare" materiale di bassa lega con il "botticino" o altro. L´arpa - Acquisisce un ruolo significativo. Non solo nella definizione del piano di monitoraggio ambientale, ma anche per il suo coinvolgimento nella procedure di Vas (Valutazione ambientale strategica) e Via (Valutazione impatto ambientale). "Questo è lo spirito della nuova legge. La salvaguardia dell´ambiente è ciò che ha dettato passo passo le linee guida di questo testo - ha concluso Raimondi -. Ci auguriamo che possa rimanere un punto fermo e bipartisan in tutto l´iter".  
   
 

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