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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Maggio 2012 |
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UN PROGETTO DI TECNOLOGIA ALIMENTARE FINANZIATO DALL´UE PER CONTRIBUIRE A RIDURRE LA POVERTÀ EVITANDO GLI SPRECHI ALIMENTARI
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Milioni di persone povere in alcune delle regioni più svantaggiate del mondo potrebbero presto essere aiutate da un nuovo progetto di tecnologia alimentare finanziato dall´Ue che riunisce ricercatori provenienti da Europa, Africa subsahariana e Asia. Il progetto triennale Gratitude ("Gains from losses of root and tuber crops") riunisce 16 partner di progetto provenienti da Ghana, Nigeria, Paesi Bassi, Portogallo, Regno unito, Tailandia e Vietnam. Il progetto ha ricevuto quasi 3 milioni di euro attraverso il tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). Coordinati da scienziati dell´Istituto di risorse naturali dell´Università di Greenwich nel Regno Unito, i partner del progetto desiderano trovare nuovi modi di ridurre gli sprechi durante la produzione di colture alimentari fondamentali per le famiglie di alcune parti di Africa e Asia. Un altro scopo del progetto è sviluppare nuovi prodotti come snack dalle colture e così rivolgersi a nuovi mercati. Il fatto che il consorzio è composto da partner del mondo accademico e di quello degli affari contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo. La manioca e l´igname sono importanti colture alimentari per circa 700 milioni di persone in tutto il mondo e le perdite relative a esse dopo il raccolto sono significative. Queste perdite possono essere fisiche o economiche, a causa della perdita di valore o della lavorazione in prodotti di basso valore o può risultare da bio-sprechi. Riducendo queste perdite, il ruolo di queste colture nella sicurezza alimentare e del reddito si può migliorare. Le perdite fisiche successive al raccolto sono eccezionalmente alte e avvengono in tutta la catena alimentare. Le perdite del valore economico sono anche alte, per esempio, i prezzi della manioca possono diminuire fino all´85% in un paio di giorni dal raccolto. Il progetto si occuperà anche di migliorare il modo in cui gli scarti come le bucce, gli scarti liquidi e gli scarti delle fabbriche di birra vengono usati, in modo da produrre prodotti di maggior valore per il consumo umano, compresi gli snack, i funghi e i mangimi per gli animali. Al momento, gli agricoltori possono perdere fino al 60% di igname e al 30% di manioca durante la lavorazione delle colture dopo il raccolto perché marciscono, non sono conservate bene e a causa del trasporto e della perdita di valore. I ricercatori sperano di ridurre queste perdite mettendo in pratica migliori metodi di immagazzinamento e migliori tecniche di lavorazione per ridurre gli scarti e trasformarli in qualcosa che abbia un valore. Il successo di diversi prodotti in diverse regioni sarà condiviso con i partner in altre parti del mondo attraverso link digitali. Si spera che il progetto aiuterà le piccole e medie imprese (Pmi) a stabilire contatti con l´industria su larga scala e portare alla creazione di posti di lavoro. Il progetto comincerà lanciando schemi pilota per ridurre gli sprechi in Nigeria, Ghana, Vietnam e Tailandia. Il coordinatore del progetto Keith Tomlins dell´Istituto di risorse naturali dell´Università di Greenwich ha descritto il progetto come uno "schema ambizioso che potrebbe avere un effetto enorme su milioni di persone". Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di risorse naturali dell´Università di Greenwich: http://www.Nri.org/ |
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