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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Febbraio 2007 |
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A MARZO 2007 LA GRANDE DANZA AGLI ARCIMBOLDI RILEGGE LA LEZIONE CLASSICA CON LES BALLETS TROCKADERO DE MONTE CARLO E ROMEO AND JULIET DI ATERBALLETTO
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Milano, 5 febbraio 2007 - Due appuntamenti avvincenti e imperdibili, tanto diversi quanto legati dalla voglia di rileggere la lezione classica, sono in programma nel mese di marzo 2007 al Teatro degli Arcimboldi di Milano dove martedì 20 e mercoledì 21 sono di scena Les Ballets Trockadero de Monte Carlo mentre giovedì 29 e venerdì 30 è la volta di Aterballetto con Romeo and Juliet. Sono ormai un autentico fenomeno di culto con tanto di fan club. Sono apparsi su tutte le più prestigiose riviste e testate del mondo, sono stati ospiti dei più seguiti programmi televisivi internazionali. Hanno all’attivo 5 tour in Australia e Nuova Zelanda, 19 in Giappone, 8 in Sud America, 39 in Europa e 3 in Sud Africa. Nelle loro valigie hanno tutù giganti e scarpette da punta numero 45 perché i Trockadero sono un corpo di ballo rigorosamente maschile che mette in scena en travestie versioni ironiche del repertorio classico, e non solo. Celebre è la loro parodia del più classico dei classici, il Lago dei Cigni con le musiche di Chajkovskij, il balletto più famoso nel mondo, in cui esasperano le caratteristiche più note della danza classica ironizzando con abilità le movenze di cigni e principesse. Sulla cresta dell’onda da oltre 30 anni i Trocks hanno introdotto nel loro repertorio anche coreografie di Merce Cunningham, aprendosi alla modernità senza perdere di vista la cifra intelligente e dissacratoria del proprio stile. A Milano presentano un programma che comprende l’atteso Lago dei Cigni (atto Ii), un divertente esempio neo classico con Go for Bacco su musiche di Bach, un’irresistibile Morte del cigno e un brillante divertissement composto da Ludwig Minkus che si integra alla Paquita di Mazillier. Romeo and Juliet è l’ultima coreografia firmata da Mauro Bigonzetti per Aterballetto e porta in scena una storia immortale in cui sono protagonisti i sentimenti: amore, morte, scontro, destino e passione. Da sempre il coreografo è affascinato dalle pulsioni che scatena questa vicenda in cui i personaggi possono anche passare in secondo piano di fronte alla possibilità di indagine sull’animo umano che Shakespeare ha mirabilmente indicato. Così Bigonzetti ribalta la struttura drammaturgica a noi nota e parte dalla morte degli amanti per ricostruirne a ritroso le cause, insinuandosi nel labirinto delle passioni umane attratto dalla sconcertante attualità della storia classica. Fabrizio Plessi che ha condiviso con Bigonzetti l’idea dello spettacolo scrive nel programma di sala: “Romeo e Giulietta erano due adolescenti che a folle velocità andavano a schiantarsi inevitabilmente contro il muro dell’amore senza alcuna protezione. I caschi, le tute di fibre di carbonio, i mille accorgimenti che alla fine ognuno di noi usa nella vita sono semplicemente inutili. Per entrare a tutta velocità nel profondo dell’anima dell’altro non si ha bisogno di nessun sofisticato navigatore satellitare. È la nostra adrenalina, unico straordinario bypass, che ci porterà diritto al cuore”. Tost. It. |
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