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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
 
   
  GRAPPA UNICA DA PONTE ESALTA IL SAPORE DELL’ESTATE ANCHE IN CUCINA

 
   
  Grappa Unica Da Ponte, la grappa di monovitigno di Prosecco ottenuta dall’insieme di 10 annate differenti affinate in barrique, non smette di stupire. La sua morbidezza, la testura setosa, le note fuggevoli, ne fanno sia un distillato da sorseggiare da solo, ma anche un intrigante accompagnamento per piatti d’alta cucina. Negli ultimi anni la grappa, nelle sue espressioni migliori e più qualificate, da grande distillato quale già era dopo un’evoluzione durata decenni, ha saputo svettare diventando un punto di riferimento non paragonabile ad altri figli dell’alambicco. Ciò è ancora più vero per Grappa Unica Da Ponte, prodotto dal’alto livello assolutamente distante dall’immagine stereotipata dell’acquavite di vinacce, che la vorrebbe forte, talvolta pungente, ruvida, non adatta certo per accompagnare cibi. Con queste premesse, se proprio si volesse “inventare” un abbinamento, dovrebbe coinvolgere un piatto a sua volta segnatamente sapido. A questo quadro d’antan si contrappone però una fotografia ben più reale nonché attuale. Grappa Unica Da Ponte, infatti, non si abbina certo con caci ultravecchi o con carni stracotte, ma si propone invece per accompagnare pietanze nobili e ricercate, come un Carpaccio di capesante al caviale con zucca in salsa agrodolce. Mentre il vino avrebbe difficoltà a rapportarsi alle note agre del piatto, Unica Da Ponte, come una carezza, avvolge la preparazione e l’accompagna valorizzandone a uno a uno gli ingredienti protagonisti. Apprezzata per il suo aroma che produce sentori floreali e per il sapore di mandorle tostate e miele, Unica Da Ponte rinfresca la tenue viscosità del caviale, e consumata a piccoli sorsi si accorda con la dolcezza delle capesante e contiene quella della zucca. Un distillato da proporre quindi con le preparazioni delicate e che si abbina alla perfezione anche ai crostacei sia crudi, sia cotti. L’abbinamento cibo – grappa può, e deve diventare, una forma di vero piacere, cercando di poter trarre il massimo della gratificazione da questo matrimonio, insolito, particolare, ma raffinato e senza precedenti, per sfatare il mito del distillato da consumare solo a fine pasto. Va ancora detto, con un certo orgoglio, che se l’Italia in un passato non lontano non apparteneva al gotha dei paesi produttori dei grandi distillati di fama internazionale, ora ne fa parte a pieno titolo. E questo risultato è stato raggiunto grazie all’intraprendenza di quelle case produttrici come Da Ponte, che hanno voluto e saputo perseguire la strada della qualità sino ad arrivare all’eccellenza. La magia di Grappa Unica Da Ponte sta nel forte legame che la lega al vitigno che la genera, il Prosecco (Glera) della Docg Conegliano – Valdobbiadene, da cui mutua fragranze e aromi. Per questo possiamo ora parlare della grappa capace di affiancare non solo dolci, ma anche cibi, di diventare prezioso ingrediente per la realizzazione di piatti nuovi e di migliorare quelli esistenti. Cuocendo perde le note eteriche per lasciare un ventaglio di sottili sensazioni olfattive, di incantevoli emozioni gustative così da farla apprezzare, dunque, ovunque si esprima. Ma questo è un capitolo ancora tutto da scrivere  
   
 

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