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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Febbraio 2007
 
   
  CONTRO LA PROCESSIONARIA DEL PINO: ECCO GLI INTERVENTI PER CONTENERE IL FENOMENO IL SERVIZIO FORESTE E FAUNA STA ORGANIZZANDO L’IRRORAZIONE DI INSETTICIDA IN DETERMINATE ZONE

 
   
   Trento – Contro la processionaria del pino sarà a breve attivato un intervento di irrorazione da terra di un insetticida specifico innocuo per l’uomo e per gli altri animali. Lo comunica il Servizio foreste e fauna della Provincia che in questi giorni sta rispondendo a numerose sollecitazioni che giungono, anche attraverso la stampa, dai cittadini. Va precisato fin d’ora che per effettuare un intervento efficace occorre attendere le giuste condizioni climatiche e che l’intervento sarà concentrato in determinate zone e lungo la viabilità principale. “È dal 1992 - spiegano al Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento – che non si assiste ad una diffusione così massiccia della processionaria, uno dei più importanti insetti fitofagi (che si alimentano di parti vegetali) diffusi nelle pinete italiane. Anche se è molto probabile che già dal prossimo anno si verifichi la riduzione naturale del livello di popolazione, si ritiene che gli anomali andamenti meteorologici dell’ultimo periodo potrebbero avere ripercussioni sulla durata di questa proliferazione massiva”. Secondo gli esperti, gli interventi di contenimento della processionaria (distruzione meccanica di nidi, trattamenti con Bacillus thuringiensis) richiederebbero, se applicati diffusamente su tutto il territorio, un oneroso impegno di risorse umane e finanziarie. Tuttavia, essendo la necessità della lotta dettata, più che dalla dannosità forestale, dai problemi igienico-sanitari causati alla popolazione, gli interventi di controllo vengono generalmente effettuati solo in ambito periurbano e lungo la viabilità principale e limitati agli anni di forte infestazione, come quello in corso. “Il perdurare delle anomale temperature di questo inverno – aggiungono dal Servizio foreste e fauna - non permette purtroppo di avviare efficacemente interventi meccanici, come le recisione o la distruzione mediante fucile dei nidi, in quanto le larve, invece di restare all’interno degli stessi, escono molto presto per nutrirsi. Per tale motivo a breve verrà attuato, intensificandolo rispetto al passato, un trattamento abbattente mediante irrorazione da terra con insetticidi a base di Bacillus Thuringensis. Il principio attivo di tale prodotto è costituito da una tossina batterica che si attiva solo in ambiente alcalino (di fatto è una protossina) agendo mediante l’inibizione dello stimolo trofico ed alimentare. L’ambiente alcalino dell’apparato digerente è peraltro un fattore molto raro nel mondo animale (di solito ha elevata acidità) salvo che per alcuni lepidotteri tra i quali la processionaria del pino. Da qui la selettività e la totale innocuità del prodotto nei confronti di altri animali compreso l’uomo”. Una volta effettuato il trattamento, la verifica dei risultati sarà effettuata nel corso dell’estate mediante l’innesco delle trappole a ferormoni, ossia appositi contenitori in plastica nei quali si inserisce un attrattivo sessuale (nel caso specifico vengono attratte le farfalle di sesso maschile). Mediante il conteggio delle catture si potrà valutare l’entità della presenza del fitofago in un certo ambiente. .  
   
 

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