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Notiziario Marketpress di
Giovedì 28 Giugno 2012 |
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VENETO: PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE SU OGM
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Venezia - “Sono grato delle affermazioni sugli organismi geneticamente modificati pronunciate dal segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace monsignor Mario Toso. Bisogna che sia ben chiaro quali sono i problemi che essi creano nella società, nella natura, nel lavoro e nel rapporto tra i fornitori esclusivi di sementi e chi si trova ad usarli”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, sostenitore del fatto che “l’utilizzo di sementi ogm crea una vera e propria dipendenza economica all’interno del sistema primario nei confronti dei detentori dei brevetti, compromette la biodiversità e non risolve i problemi della fame nel mondo”. “Mi auguro – ha aggiunto Manzato – di non dover ascoltare su questa autorevole presa di posizione le solite affermazioni di routine che essere contro gli ogm significa essere oscurantisti, contro la scienza e il progresso e il miglioramento dell’agricoltura. Qui il discorso ben individuato da Mons. Toso è sugli interessi che stanno dietro ai produttori di sementi ogm, i quali sanno bene che, una volta conquistato un mercato, chi li adotta non può tornare indietro. Sulgli esseri viventi, piante comprese, non dovrebbe esserci brevetto, semplicemente: c’è un errore di partenza. Nello stesso tempo, la nostra agricoltura non deve lasciarsi tentare da falsi compromessi, il cui obiettivo è solo di aprire una strada alternativa alle multinazionali rispetto alla nostra tipicità. Per quanto ci riguarda – ha concluso l’assessore – la riforma di Veneto Agricoltura ha proprio lo scopo di incentivare la ricerca e la sperimentazione ,finalizzata a migliorare i prodotti, a a rendere più economici e ambientalmente compatibili i processi produttivi, trasmettendone direttamente i risultati alle imprese agricole. L’obiettivo è mantenere un’agricoltura di qualità, ricca di sapori e che crei più reddito a chi lavora la terra. Nella cosiddetta coesistenza, che qualcuno ha tentato e tenta di imporre come fatto compiuto, non c’è alcuna ricerca né alcun progresso, ma un atto di forza che di fatto avvantaggia interessi che non sono quelli dei nostri agricoltori”. |
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