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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Giugno 2012
 
   
  FVG SOSTIENE PROGETTO CURE ODONTOIATRICHE PER DISABILI

 
   
  Trieste, 27 giugno 2012 - "Una problematica sanitaria la cui rilevanza non è subito percepita da chi non ci si deve confrontare direttamente, ma alla quale è opportuno prestare una grande attenzione e su cui cercheremo di intervenire". Il vicepresidente Luca Ciriani ha incontrato, negli uffici della Regione a Pordenone, i rappresentanti di alcune associazioni legate al mondo della disabilità - Anffas, Comitato Associazioni per i Disabili, Fondazione Bambini e Autismo e Associazione Genitori la Nostra Famiglia - il Presidente della Provincia di Pordenone e il dott. Alberto Grizzo, in rappresentanza dell´Azienda per i Servizi Sanitari N°6. Sul tavolo, un progetto per il "Potenziamento dei servizi dedicati alla prevenzione, la diagnosi e la terapia delle patologie odontostomatologiche nel paziente disabile", da attivarsi presso l´Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone e promosso dal "Comitato provinciale di coordinamento delle Associazioni per i Disabili" di Pordenone e dal centro Anfass del capoluogo naoniano, in collaborazione anche con il Settore politiche sociali della Provincia e con la stessa Azienda sanitaria. "Le associazioni che ci hanno proposto questo progetto - ha spiegato Ciriani - sono partite dalla constatazione di come, per disabili affetti da gravi deficit motori o psichici, le sedute odontoiatriche rappresentino ostacoli a volte insormontabili, a causa della grande collaborazione fra medico e paziente che queste cure presuppongono e che tali pazienti non sono in grado di fornire. Spesso si deve ricorrere ad interventi in anestesia generale, praticate in strutture lontane da Pordenone e con grandi disagi per le centinaia di famiglie interessate. Cercheremo ora il modo per agevolare l´attuazione del progetto - ha concluso Ciriani - che potrebbe permettere a tutti i pazienti e alle loro famiglie di poter contare su un punto di riferimento qualificato sul territorio, senza doversi rivolgere a strutture specialistiche lontane dal luogo di residenza come spesso ora accade"  
   
 

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