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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Febbraio 2007
 
   
  PRESENTATO BANDO REGIONALE PRODI E DOTTORINI: “OPEN SOURCE, GRANDE OPPORTUNITA’ PER L’UMBRIA”

 
   
  Perugia, 12 febbraio 2007 – Promuovere nelle scuole la diffusione del pluralismo informativo attraverso l’adozione di software “a sorgente aperto”, (Open source): è l’obiettivo del Bando per la “Messa a sistema delle sperimentazioni di integrazione a scuola formazione lavoro a partire dall’esperienza dei percorsi triennali”, pubblicato sul supplemento ordinario numero 3 del Bollettino ufficiale della Regione Umbria numero 5 del 31 gennaio 2007, il cui testo è consultabile sul sito internet www. Formazionelavoro. Umbria. It. I contenuti del Bando - per il quale la Regione ha stanziato risorse pari a 100 mila euro - e i punti fondamentali della legge regionale “11/2006” sul pluralismo informatico, sono stati illustrati stamani a Perugia dall’assessore regionale alla formazione ed al sistema formativo integrato, Maria Prodi, e dal capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, Oliviero Dottorini. “La Regione Umbria si è attivata per promuovere la diffusione e lo sviluppo del pluralismo informatico favorendo l’adozione di software a ‘sorgente aperto’ (Open source) da parte della pubblica amministrazione e nelle scuole - ha detto l’assessore Prodi – Proprio per le scuole è stato preparato il Bando che sarà finanziato con le risorse del Fondo sociale europeo previste nel programma regionale per il sostegno al sistema dell’istruzione. Di concerto con l’Ufficio scolastico regionale – ha aggiunto - è stato elaborato un progetto che coinvolgerà i docenti su iniziative di formazione e aggiornamento sulla normativa regionale nell’ambito del pluralismo informatico. In particolare saranno promosse e finanziate azioni e interventi per realizzare l’adeguamento del sistema della formazione professionale e del sistema di istruzione e la prevenzione della dispersione scolastica”. La data di scadenza per la presentazione dei progetti è fissata per i primi giorni di marzo e potranno accedervi tutti gli istituti accreditati. “Le scuole non accreditate potranno affidarsi ad agenzie formative accreditate che presenteranno progetti finalizzati - ha detto Prodi – E’ importante precisare che le scuole possono presentare progetti in sinergia con altri istituti. A proposito infatti, è auspicale la creazione di una rete tra scuole con a capofila soggetti che hanno già completato tutti i passaggi per l’accreditamento”. Destinatari del Bando sono i docenti di istituti scolastici che potranno partecipare ad iniziative per la diffusione del pluralismo informatico negli ordinamenti scolastici e nei programmi didattici e per favorire la personalizzazione dei percorsi formativi, la promozione della messa a sistema delle sperimentazioni di integrazione scuola formazione e lavoro realizzate nell’ambito dell’esperienza dei percorsi triennali sperimentali e della diffusione della cultura scientifica. “L’iniziativa rappresenta un primo passo della Regione Umbria per diffondere il concetto di software libero, una delle espressioni di libertà di scambio di idee e informazioni – ha concluso l’assessore - Come le idee, il software permea il tessuto sociale, producendo effetti etici, economici, politici e influenza la cultura in cui si formano le nuove generazioni. Il mio auspicio è dunque che questo Bando possa rispondere alle esigenze che emergono nel mondo della scuola ma che si possa lavorare per diffondere il pluralismo informatico nella pubblica amministrazione e spezzare il monopolio informatico, dove il 90 per cento dei prodotti informatici sono di una sola società, e che costringono a investimenti spropositati ma oggi inevitabili". Sul contenimento dei costi per la pubblica amministrazione e per le scuole ha posto l’accento il capogruppo dei Verdi e civici, Oliviero Dottorini: “La legge, che pone l’Umbria all’avanguardia nel panorama nazionale, visto che è la prima tra le Regioni italiane a dotarsi di uno strumento normativo in questo settore, permette di liberare risorse economiche rilevanti sia nel campo della pubblica amministrazione e delle scuole, sia per le imprese che spendono cifre considerevoli per il rinnovo e l’acquisto di nuove licenze”. Dottorini ha affermato che “l’Umbria dovrà cogliere in pieno questa opportunità di sviluppo” ed ha evidenziato che “il comitato di sorveglianza previsto dalla legge ha già preso in esame numerosi progetti presentati dalle scuole umbre, ma anche da privati e dalle imprese”. .  
   
 

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