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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Luglio 2012
 
   
  IN TRENTINO L’INCIDENZA DI POVERTA’ È AL 3,4%, IL DATO MIGLIORE IN ITALIA

 
   
  Trento, 19 luglio 2012 - Nel 2011, lŽ11,1% delle famiglie eŽ relativamente povero (per un totale di 8,173 milioni di persone) e il 5,2% lo eŽ in termini assoluti (3,415 milioni). La soglia di povertaŽ relativa, per una famiglia di due componenti, eŽ pari a 1.011,03 euro mensili. EŽ quanto emerge dai dati sulla povertaŽ in Italia diffusi oggi dallŽIstat. La povertaŽ in Italia eŽ rimasta stabile nel 2011 ma sono peggiorate la condizione delle famiglie operaie la cui incidenza di povertaŽ assoluta eŽ passata dal 6,4% del 2010 al 7,5% del 2011. LŽincidenza di povertaŽ assoluta cresce anche tra le famiglie con a capo una persona con profili professionali e/o titoli di studio bassi: con licenza elementare (dallŽ8,3% al 9,4%) o di scuola media inferiore (dal 5,1% al 6,2%). Migliora invece la condizione delle famiglie di dipendenti o dirigenti. Nel 2010 era relativamente povero il 5,3%, nel 2011 il 4,4%. Il 7,6% delle famiglie italiane eŽ a rischio povertaŽ. LŽistat spiega come queste famiglie si trovino poco al di sopra della linea convenzionale di povertaŽ e, ad esempio con una spesa improvvisa, potrebbe classificarsi tra le famiglie povere. Secondo lŽIstat anche tra le famiglie non povere esistono gruppi a rischio di povertaŽ; si tratta delle famiglie con spesa per consumi equivalente superiore, ma molto prossima, alla linea di povertaŽ: il 3,7% delle famiglie residenti presenta valori di spesa superiori alla linea di povertaŽ di non oltre il 10%, quota che sale al 6,5% nel Mezzogiorno. Le famiglie ŽsicuramenteŽ non povere, infine, sono lŽ81,4% del totale, con valori pari al 90,5% del Nord, allŽ87,5% del Centro e al 63,8% del Mezzogiorno. Esaminando i gruppi di famiglie sotto la soglia di povertaŽ standard, risultano ŽsicuramenteŽ povere, cioeŽ quelle che hanno livelli di spesa mensile equivalente inferiori alla linea standard di oltre il 20%, circa 1 milione 272mila famiglie, il 5,1% del totale delle famiglie residenti. Il 6% delle famiglie residenti in Italia risulta ŽappenaŽ povero (ha una spesa inferiore alla linea di non oltre il 20%) e tra queste piuŽ della metaŽ (cioeŽ il 3,3% del totale delle famiglie) presenta livelli di spesa per consumi molto prossimi alla linea di povertaŽ (inferiori di non oltre il 10%). In tutte le regioni del Mezzogiorno, ad eccezione dellŽAbruzzo, la povertaŽ eŽ piuŽ diffusa rispetto al resto del Paese. Le situazioni piuŽ gravi si osservano tra le famiglie residenti in Sicilia (27,3%) e Calabria (26,2%), dove sono povere oltre un quarto delle famiglie. EŽ quanto emerge dai dati diffusi dallŽIstat sulla povertaŽ in Italia. Aumenta inoltre lŽintensitaŽ della povertaŽ relativa, dal 21,5% al 22,3% in un anno. I poveri, quindi, sono diventati ancora piuŽ poveri. Osservando il fenomeno con un maggior dettaglio territoriale, la provincia di Trento (3,4%), la Lombardia (4,2%), la Valle dŽAosta e il Veneto (4,3%) presentano i valori piuŽ bassi dellŽincidenza di povertaŽ. Si collocano su valori dellŽincidenza di povertaŽ inferiori al 6% la Toscana, lŽEmilia Romagna e le Marche (5,2%), il Friuli Venezia Giulia (5,4%) e il Piemonte (5,9%).  
   
 

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