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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Febbraio 2007
 
   
  INCIDENZA DEL CANCRO IN EUROPA DESTINATA AD AUMENTARE, AVVERTONO I RICERCATORI

 
   
  Bruxelles, 12 febbraio 2007 - Gli scienziati hanno fatto presente che, nonostante le attività di prevenzione e cura siano migliorate, nei prossimi anni l´incidenza dei casi di cancro in Europa sarà destinata ad aumentare a seguito dell´invecchiamento della popolazione. Tuttavia, le misure di salute pubblica, soprattutto nel campo della lotta contro il tabacco, potrebbero contribuire a ridurre l´incidenza di determinate forme tumorali. Secondo i dati forniti dall´Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) pubblicati in «Annals of Oncology», in Europa nel 2006 sono stati stimati complessivamente 3,2 milioni di nuovi casi di cancro (rispetto ai 2,9 milioni del 2004) e 1,7 milioni di decessi. Tra questi, 2,3 milioni di casi e 1,2 milioni di decessi si sono registrati nell´Ue a 25. I cancri al polmone, al colon retto, al seno e allo stomaco sono state le quattro forme tumorali più letali; quasi un quinto di tutti i decessi per cancro, inoltre, è stato provocato dal cancro ai polmoni. «Nel 2006, il tumore ai polmoni continua a essere la causa principale di morte per cancro in Europa», ha osservato il professor Peter Boyle, direttore dell´Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nonché uno degli autori del documento. «Una maggioranza schiacciante dei casi di cancro al polmone è causata dal fumo di tabacco e la lotta contro il tabacco è chiaramente una delle massime priorità in Europa, che interessa non solo gli uomini, in particolare le popolazioni maschili dell´Europa centrale e orientale, ma un numero sempre crescente di donne, soprattutto nell´Europa settentrionale. » Alla fine di gennaio la Commissione europea ha lanciato un dibattito pubblico sulle modalità più opportune di promuovere gli ambienti senza fumo. Da un recente sondaggio dell´Eurobarometro è emerso che un´ampia maggioranza di europei è favorevole al divieto di fumare nei luoghi pubblici. Un´altra rilevante causa di mortalità è stata il cancro colorettale, responsabile di oltre 200 000 decessi in Europa nel 2006; il professor Boyle ritiene che anche in questo caso le misure di sanità pubblica abbiano un importante ruolo da svolgere. «Permane la speranza che, modificando le abitudini alimentari, aumentando l´attività fisica ed evitando l´obesità, sia possibile ridurre l´incidenza dei casi di cancro colorettale e la mortalità ad essi associata», ha spiegato. «Tuttavia, i progressi sono stati molto lenti; il numero di decessi, infatti, è aumentato dell´1,8% rispetto alle precedenti stime del 2004. Lo screening del cancro colorettale si è rivelato efficace e sussiste chiaramente la necessità di organizzare programmi di screening del cancro del colon retto in tutta Europa. » Il cancro al seno, con gli oltre 400 000 casi riscontrati nel 2006, è la forma tumorale che viene diagnosticata più di frequente. Secondo Boyle ciò è dovuto a procedure di screening migliori, che permettono di individuare precocemente un maggior numero di forme tumorali. La situazione è analoga per il cancro alla prostata, per il quale il ricorso all´esame dell´antigene prostatico specifico (Psa - Prostate Specific Antigen) è ormai diffuso in molti paesi. Boyle ha tuttavia fatto presente che, a causa dell´invecchiamento della popolazione, il numero dei decessi provocati da entrambe queste patologie sarà probabilmente destinato ad aumentare. I ricercatori hanno concluso rilevando che occorre una maggiore copertura nazionale in tutta Europa per essere certi dell´accuratezza dei dati. «Affinché all´interno della Commissione europea sia possibile elaborare politiche basate su dati concreti, è indispensabile procedere a una migliore registrazione dei casi di cancro nonché a una maggiore copertura della popolazione a livello nazionale», scrivono. Http://annonc. Oxfordjournals. Org/ . .  
   
 

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