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Notiziario Marketpress di
Giovedì 19 Luglio 2012 |
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SVIMEZ: CHIODI, ABRUZZO 2013 CRESCITA SUPERIORE ALTRE REGIONI TENUTA MIGLIORE CON INVERSIONE DI TENDENZA
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Roma, 19 luglio 2012 - L´abruzzo, un esempio su scala nazionale per aver adottato, in anticipo di tre anni, la spending review rispetto al governo Monti: una regione che investe, che ha un futuro, che riduce l´indebitamento, che è pronta a ridurre le tasse, che non contrae debiti e taglia la spesa pubblica. Così, dalle stime del "Rapporto di previsione territoriale" dello Svimez spiccano le previsioni per un Pil che tornerà ad essere positivo nel 2013 (+0,5%). Una previsione di crescita per il prossimo anno superiore a tutte le regioni italiane e pari a quella del nord est. La regione meridionale che dovrebbe mostrare una tenuta relativa migliore è proprio l´Abruzzo. E´ quanto emerso oggi dalla conferenza stampa che si è tenuta a Montecitorio, a Roma, con il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi e il Presidente della Svimez Adriano Giannola. I dati positivi del Rapporto Svimez premiano la programmazione del Governo regionale in tema di riduzione del debito pubblico. Secondo le previsioni della Svimez il Pil della Regione Abruzzo, nonostante il clima di recessione economica internazionale, avrà una crescita (+0,5%) a partire dal prossimo anno, pari a quella della macro-area nord est e superiore a regioni come l´Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, il Piemonte e la Toscana. "Le misure programmate per la crescita e lo sviluppo del territorio abruzzese si stanno rivelando positive e realistiche - ha commentato Chiodi - Ora però, è necessario avviare la seconda fase: rendere competitiva la nostra regione rispetto agli altri mercati. Lo scopo deve essere attirare investimenti sul territorio e rilanciare l´occupazione. Da un lato questi dati dimostrano il lavoro virtuoso portato avanti fin qui e quindi si tratta di una indicazione di prospettiva che premia notevolmente i nostri sforzi. Dall´altro sono un segnale incoraggiante verso una ripresa economica sociale". Dall´analisi Svimez risulta che l´impatto manovre correttive 2010/2011 di finanza pubblica è più forte nel Mezzogiorno che al centro nord. In un generale contesto di crisi recessiva, le quattro manovre effettuate nel 2010 e nel 2011 e approvate dal precedente e dall´attuale Governo hanno un impatto complessivo sul Pil più pesante nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord. Nel 2013 vi dovrebbe essere una modesta espansione di Pil nel Centro-nord (0,4%) e una stazionarietà nel Sud (-0,1%). In questo contesto è stato segnalato, nella prima macro-area, il dato di Lombardia (0,7%) e Veneto (0,6%); nella seconda di Abruzzo (0,5%), Basilicata (0,3%) e Molise (0,2%). Nel 2013, oltre al dato positivo di Piemonte e soprattutto della Lombardia, vi è anche quello del Veneto (0,6%). L´intero Mezzogiorno dovrebbero risultare poco meno che stazionario (-0,1%). In quest´ambito risulta in controtendenza la variazione congiunturale di Abruzzo (0,5%), con un incremento più elevato di quello dell´intero Centro-nord. Chiodi ha ricordato come al momento del suo insediamento il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha ereditato la Regione più indebitata d´Italia, con la più alta tassazione, la prima ad essere commissariata. Messa in ginocchio dalla crisi economica internazionale, dalle vicende giudiziarie e da un sistema sanitario in crisi, l´Abruzzo ha dovuto sottostare anche agli effetti di un devastante terremoto. "Abbiamo basato, però, il nostro compito su risanamento e crescita ? ha spiegato il Presidente Chiodi - attraverso riforme strutturali utilizzando misure di contenimento e di efficientamento della spesa pubblica regionale in funzione di un migliore assetto dei servizi da offrire ai cittadini. Si è anticipato di tre anni il tema del rispetto rigoroso della disciplina di bilancio di cui solo da poco tempo si parla a livello nazionale ed europeo (fiscal compact). L´attività della Regione Abruzzo si è concentrata, attraverso un´azione programmatica, in una serie di atti e azioni propedeutiche alla preparazione e implementazione del nuovo sistema di sviluppo del territorio che rilanciasse la competitività del nostro settore industriale, rafforzasse la coesione sociale e fornisse nuovo impulso all? occupazione". |
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