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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Luglio 2012 |
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TURISMO: LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE RAPPORTO OCSE CHE SEGNALA LA RIPRESA DEL SETTORE
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Secondo un recente rapporto dell´Ocse, gli arrivi turistici internazionali sono tornati rapidamente a crescere in maniera stabile, dimostrando la resistenza del comparto turistico agli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale. Il rapporto in questione, intitolato “Oecd Tourism Trends and Policies 2012” ("Rapporto Ocse 2012 sulle tendenze e le politiche del turismo"), indica inoltre che i paesi dell´Ocse sono stati scelti come destinazione nel 2010 dal 66% dei viaggiatori a livello mondiale, con una percentuale del 50,2% rappresentata dai paesi dell´Ue. In totale, nel 2010 gli arrivi internazionali in tutti i paesi sono stati 940 milioni, il 6,7% in più rispetto al 2009. La crescita più marcata si è registrata in Asia e nel Pacifico. Gli arrivi internazionali nei paesi Ocse sono aumentati complessivamente del 4%, quelli nell´Ue del 2,7%. Il rapporto rileva che il turismo costituisce una quota significativa dell´economia dei servizi degli Stati membri dell´Ocse e dell´Ue, rappresentando fino a un terzo delle esportazioni di servizi e fino al 10% del Pil. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha accolto favorevolmente il rapporto dell´Ocse e ha dichiarato: “I dati dell´Ocse confermano che se l´Europa vuole restare la prima destinazione turistica mondiale deve modernizzare e investire maggiormente in qualità, nuove tecnologie e know-how. L´industria del turismo è chiamata a rispondere adeguatamente a questioni come l´invecchiamento della clientela, il cambiamento degli stili di vita e le richieste dei consumatori, studiando modi nuovi di attrarre più turisti internazionali e convincendo un maggior numero di cittadini europei a trascorrere le proprie vacanze nel territorio dell´Ue. In quest´ottica abbiamo lanciato l´iniziativa pilota "50.000 turisti" finalizzata a promuovere i flussi turistici tra il Sud America e l´Unione europea, nonché una campagna di comunicazione per migliorare l´immagine dell´Europa in determinati mercati emergenti a lungo raggio." Yves Leterme, segretario generale aggiunto dell´Ocse, ha dichiarato: “Dal turismo dipende in modo diretto oltre il 5% dell´occupazione negli Stati membri dell´Ocse. Ma in molti paesi accade che dei posti di lavoro nel comparto turistico rimangano vacanti a causa della mancanza di personale specializzato. Occorre che i governi assumano un ruolo guida nella formulazione dei programmi di istruzione e formazione professionale. È necessaria una strategia nazionale per il turismo, comprendente una strategia per lo sviluppo della forza lavoro, che affronti e risolva le carenze di manodopera e di competenze." Cresce l´importanza delle destinazioni turistiche emergenti Il rapporto sottolinea la crescente importanza delle destinazioni turistiche emergenti: Molti paesi fra le destinazioni turistiche emergenti stanno facendo registrare una crescita significativa degli arrivi, superando le medie dell´Ocse, dell´Ue e mondiali relativamente al Pil e all´occupazione. Nonostante si tratti ancora di una percentuale relativamente piccola degli arrivi internazionali a livello mondiale, le potenziali ripercussioni del turismo su queste economie sono evidenti. I cittadini di Paesi quali Argentina, Brasile, Egitto, India, Indonesia e Sudafrica rappresentano un potenziale notevole di crescita per le destinazioni turistiche tradizionali. Reddito disponibile e spese per viaggi e ristoranti sono direttamente correlati fra loro, come anche la richiesta di qualità, specializzazione e unicità. Se da una parte la globalizzazione permette una maggiore penetrazione nel mercato, dall´altra essa aumenta la concorrenza internazionale. Tre raccomandazioni di politica generale - Per mantenere una posizione di leadership, adeguarsi alle nuove richieste dei consumatori e consentire al comparto turistico di crescere, il rapporto avanza tre raccomandazioni di politica generale indirizzate alle autorità nazionali: I governi dovrebbero adottare un´impostazione integrata, estesa a tutta l´amministrazione, per lo sviluppo del turismo, definire meglio i ruoli e le responsabilità delle organizzazioni turistiche e favorire il coordinamento dell´industria del settore. Le pratiche di gestione dovrebbero rispecchiare i mutamenti del contesto imprenditoriale, favorendo così una crescita del turismo più forte, più ecologica e più inclusiva. Il rapporto evidenzia la necessità di un´efficace valutazione delle politiche intese a sostenere l´industria del settore e a dimostrare l´importanza del turismo, in particolare in periodi di scarsità di risorse, quando i responsabili politici necessitano di una forte e chiara base di conoscenze comprovate. In molti paesi accade che dei posti di lavoro nel comparto turistico rimangano vacanti a causa della mancanza di personale specializzato. Occorre pertanto che i governi assumano un ruolo guida nella formulazione dei programmi di istruzione e formazione professionale. È necessaria una strategia nazionale per il turismo, comprendente una strategia per lo sviluppo della forza lavoro, che affronti e risolva le carenze di manodopera e di competenze. |
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