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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Febbraio 2007
 
   
  LA VIA EUROPEA ALLA TRASFORMAZIONE DELLE IDEE IN PRODOTTI

 
   
  Bruxelles, 12 febbraio 2007 - Vari partecipanti a una conferenza tenutasi a Bruxelles il 7 febbraio hanno dichiarato che i segreti per sfruttare efficacemente i risultati della ricerca sono una maggiore protezione della proprietà intellettuale, dei legami più stretti tra ricerca fondamentale e industria e la motivazione delle persone. La conferenza sull´innovazione di Altran ha riunito rappresentanti dell´industria, ricercatori e responsabili politici. Mentre alcuni relatori hanno utilizzato la piattaforma per esortare all´azione o all´impegno operatori chiave nel processo di sfruttamento della conoscenza, altri hanno descritto le proprie esperienze positive. Altran riunisce 16 000 consulenti dell´alta tecnologia e dell´innovazione a livello mondiale e offre assistenza alle aziende per tutto il processo di innovazione. «Le nuove idee da proporre non mancano a noi europei. Il nostro problema consiste nel trasformarle in prodotti», ha dichiarato l´europarlamentare tedesco Jorgo Chatzimarkakis. «Siamo carenti nella traduzione della conoscenza in denaro. Ed è questa l´innovazione», ha affermato, spiegando come a volte sia necessario definire il concetto nebuloso di «innovazione». «Molti politici utilizzano la parola magica "innovazione", ma non sanno di cosa stanno parlando», ha proseguito. Secondo l´amministratore delegato di Altran Yves de Chaisemartin, l´Europa deve affrontare due sfide importanti se vuole sfruttare meglio le sue idee e la ricerca: occorre compiere delle scelte e attuarle, in particolare in relazione alla destinazione dei fondi comunitari; inoltre, occorre instaurare rapporti più stretti tra ricerca fondamentale e industria. Pascal Brier, vicedirettore generale del gruppo, ha esposto un altro punto di vista di Altran, confrontando le mentalità di differenti gruppi di parti interessate in vari paesi per spiegare il motivo per cui lo sfruttamento tecnologico è spesso trascurato in Europa. Secondo Brier, la scarsa visibilità della comunità di ricerca non è stata utile per iscrivere l´innovazione nell´agenda politica. Inoltre, la stampa europea si occupa raramente di nuove tecnologie, mentre quella statunitense riempie colonne intere con l´argomento. Per Jorgo Chatzimarkakis, una maggiore protezione della proprietà intellettuale (Pi) e la consulenza dell´industria ai responsabili politici sono elementi fondamentali. «Noi [eurodeputati] abbiamo bisogno di informazioni, di informazioni di qualità», ha affermato. Ricevere tali informazioni dai gruppi di interesse dell´industria non è un problema se le fonti sono note. «Per questo esigo la trasparenza», ha sottolineato. Per quanto riguarda la Pi, ha fatto presente che la Cina supererà l´Europa in termini di brevetti richiesti da qui a cinque anni. Ha esortato l´industria a proteggere la Pi. «è il problema europeo, non riusciamo a capire quanto sia importante un´idea e a tradurla in denaro». L´europarlamentare ha tuttavia ammesso che spesso è la mancanza di capitali a frenarne l´impiego. Ha citato l´esempio dell´iPod e di Skype. Entrambi sono stati inventati in Europa, ma l´idea è stata raccolta altrove. Ray Edgson è direttore per le iniziative imprenditoriali presso Cambridge Consultants nel Regno Unito. La società ha creato 15 spin-off in 30 anni, generando un ritorno sugli investimenti pari al 50%. La spin-off meglio riuscita è stata la Csr, che ha progettato e fabbricato il chip Bluetooth, detentore del 60% del mercato delle comunicazioni senza fili a corto raggio. Cambridge Consultants ha un elenco di cinque criteri per verificare se una spin-off ha avuto risultati positivi: come viene selezionata un´iniziativa imprenditoriale, la motivazione delle persone, i partenariati, come trattenere denaro in cassa e la governance. Edgson ha dichiarato al Notiziario Cordis che le probabilità di selezionare un´iniziativa valida in cui investire aumentano significativamente se nella valutazione dell´idea vengono coinvolte persone che dispongono sia della tecnologia sia della conoscenza del mercato. Gli esperti competenti, una volta convocati, hanno il compito di individuare un´idea che destabilizzi lo status quo. Infine, occorre condurre una valutazione indipendente dell´idea. Confrontarsi con i potenziali clienti nelle prime fasi può inoltre produrre il vantaggio aggiuntivo dato da una società che accetta di affiancare l´investitore originario e che offre agli sviluppatori la fiducia necessaria a portare avanti l´idea. «Esiste una correlazione innegabile tra grandi persone e grandi risultati», ha dichiarato Ray Edgson. Alla Cambridge Consultants, le iniziative imprenditoriali che sono andate avanti senza coinvolgere un direttore sono quelle che non si sono rivelate redditizie; al contrario, maggiore era il numero degli investitori coinvolti maggiore è stata la quantità di denaro realizzato. Se persone valide si dichiarano disposte ad impegnarsi, vuol dire che l´idea è buona. Le persone valide trasmettono inoltre una buona impressione agli investitori e attirano altre persone dello stesso tipo nell´azienda. Anche la soddisfazione degli investitori è importante. «Moltissimi imprenditori si sentono motivati dal riconoscimento», ha affermato Edgson. I titolari della spin-off devono pertanto trovare il modo di condividere i frutti del proprio successo con l´imprenditore. Anche la formazione dei partenariati giusti può significare il successo o la fine di una spin-off. I partner giusti daranno al prodotto o all´idea un più rapido e ampio accesso al mercato. Essere legati a un buon partner attirerà inoltre altri investitori, ha spiegato Edgson. Un altro elemento chiave per conseguire il successo è trovare un modo per preservare fondi, in modo da avere capitale disponibile quando si presenta un´occasione da sfruttare. «Non si può sempre sapere quando il mercato cambierà e adotterà una nuova tecnologia. L´occasione sfumerà se a quel punto si saranno esaurite le riserve finanziarie», ha spiegato Ray Edgson al Notiziario Cordis. La strategia ottimale consiste pertanto nel trovare un modo per mandare avanti la nuova società consumando meno capitale possibile fino al momento dello sfruttamento del mercato. La regola finale di Cambridge Consultants è rappresentata dall´autogovernance per la spin-off. Garantire l´indipendenza alla spin-off significa non solo consentirle di istituire la società nel modo più indicato per l´idea, ma anche proteggere Cambridge Consultants da eventuali rischi assunti dall´azienda. Tali raccomandazioni sono un´ovvia ricetta per il successo, in quanto delle 15 spin-off create da Cambridge Consultants, 13 sono ancora funzionanti, 5 hanno reperito capitale mediante offerte pubbliche iniziali, 3 sono state cedute e soltanto 2 hanno dichiarato fallimento. Per ulteriori informazioni su Altran consultare: http://www. Altran. Com Per ulteriori informazioni su Cambridge Consultants consultare: http://www. Cambridgeconsultants. Com .  
   
 

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