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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2003
 
   
  LE INDUSTRIE AEROSPAZIALI EUROPEE CHIEDONO MAGGIORI INVESTIMENTI PUBBLICI IN R&S

 
   
  Bruxelles, 10 settembre 2003 - "Gli investimenti che destiniamo oggi alla R&s costituiscono la base della nostra industria tra 15 o 20 anni", ha dichiarato Bengt Halse, presidente dell´Associazione europea delle industrie aerospaziali (Aecma), in un appello che ha rivolto il 4 settembre al settore pubblico europeo perché eguagli le spese del governo statunitense. Ripercorrendo l´andamento dell´industria aerospaziale europea nell´ultimo anno, il Dott. Halse ha comunicato notizie sia positive che negative per il settore. I dati finanziari dimostrano che il settore si sta ancora riprendendo dagli eventi dell´11 settembre 2001, ma indicano altresì che il 2002 è stato il secondo miglior anno in assoluto per l´industria aerospaziale europea. Gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&s) sono rimasti elevati nel 2002, raggiungendo il 13,9 per cento del fatturato, ma il Dott. Halse ha deplorato la continua riduzione del contributo pubblico, nonostante il settore abbia riconosciuto l´importanza della R&s e, di conseguenza, incrementato la spesa. "Questo è un motivo di grande preoccupazione", ha dichiarato il Dott. Halse. "Non è un mistero che il governo statunitense investa quasi il triplo rispetto al contributo destinato dalle istituzioni europee alla R&s nel settore aerospaziale. Se desideriamo competere sullo stesso piano, l´Europa deve disporre di investimenti istituzionali equivalenti a condizioni analoghe". Tuttavia il Dott. Halse ha accolto positivamente due nuove iniziative in materia di sicurezza e difesa, che svolgeranno entrambe un ruolo rilevante nella ricerca. La prima propone un´agenzia europea per gli armamenti, la ricerca e la difesa, ed è emersa durante l´attività svolta dalla Convenzione europea incaricata di stilare la costituzione dell´Ue. La seconda è un´iniziativa avanzata dalla Commissione europea per lanciare un programma di ricerca sulla sicurezza. Si prevede che i progetti pilota inizieranno nel 2004. Il Dott. Halse ha affermato che la spesa pubblica contenuta è una caratteristica dell´industria spaziale europea e si combina alla vulnerabilità dovuta al crollo del mercato delle telecomunicazioni, che non è stato avvertito con la stessa intensità negli Stati Uniti. "La nostra industria è altamente esposta agli ordini commerciali ciclici. In Europa manca un mercato istituzionale. Negli Stati Uniti il mercato governativo per il settore spaziale ha proporzioni pari a sei volte quello europeo. Pertanto, in Europa vi è urgente necessità di una politica spaziale concreta e unificata".  
   
 

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