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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Settembre 2003 |
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UN RELATORE DEL PE SOLLECITA LA RAPIDA ATTUAZIONE DEL PIANO DŽAZIONE DELLA COMMISSIONE SUGLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA
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Bruxelles, 11 settembre 2003 - Un documento di lavoro parlamentare, recentemente pubblicato, ha sollecitato la rapida attuazione delle proposte avanzate nel piano dŽazione della Commissione sugli investimenti per la ricerca in Europa. Il proposto piano dŽazione definisce una serie di modalità per consentire allŽUe di elevare la spesa per la ricerca al tre per cento del prodotto interno lordo (Pil), con lŽintesa che un terzo dellŽinvestimento sia rappresentato da fondi pubblici ed i due terzi provengano dal settore privato. Fra gli interventi suggeriti figurano la cooperazione; il rafforzamento del sostegno pubblico alla ricerca ed allŽinnovazione; il riorientamento della spesa pubblica verso la ricerca e lŽinnovazione; ed, infine, il miglioramento delle condizioni quadro per gli investimenti privati nella ricerca. Il documento parlamentare, stilato dal relatore Rolf Linkohr, è in linea con lŽorientamento generale del piano dŽazione, che descrive come "un pilastro fondamentale per la costruzione dellŽedificio in cui si sostanzia la società europea basata sulla conoscenza". In particolare, il documento sostiene lŽinvito ad effettuare maggiori investimenti nella ricerca e sviluppo, ribadendo che, al fine di consentire allŽUe di colmare rapidamente il divario, la spesa per la ricerca deve incrementarsi annualmente dellŽotto per cento, con un conseguente aumento del sei per cento dei fondi pubblici e del nove per cento dei finanziamenti privati. "Se lŽEuropa dovesse decidere di incrementare la spesa per la ricerca nella misura indicata nel piano dŽazione, la sua crescita economica aumenterebbe dello 0,5 per cento. A partire dal 2010, si potrebbero creare ogni anno 400.000 nuovi posti di lavoro", enuncia il documento. Nonostante la questione non sia citata nel piano dŽazione, il documento ritiene che sia altresì necessario rivedere il bilancio stanziato per i programmi quadro, ritenendo che "la ferma volontà dellŽUe di dare un effettivo seguito alle proprie raccomandazioni si potrà valutare con la definizione del prossimo Pq". "Benché la Commissione non si pronunci in merito alla dotazione finanziaria del Settimo programma quadro di ricerca, ritenendolo forse prematuro, il Parlamento dovrebbe definirne tuttavia lŽammontare", recita il documento, aggiungendo che è compito del Parlamento chiedere che la quota del bilancio comunitario destinata alla ricerca passi al sette per cento, al fine di potenziare conseguentemente il prossimo programma quadro. Fra le altre misure suggerite dal documento figurano le proposte per la costituzione di un Consiglio europeo delle ricerche che si interessi, fra lŽaltro, della ricerca di base: "Il consiglio potrebbe completare a livello accademico il programma quadro, che è maggiormente orientato verso la ricerca industriale ed applicata". Il relatore, di propria iniziativa, propone altresì di riprendere lŽidea di istituire una fondazione di ricerca europea, che potrebbe raccogliere i finanziamenti privati a livello europeo. Il documento di lavoro conclude che, al fine di consentire lŽadozione di misure concrete a livello europeo e nazionale, nel più breve tempo possibile, occorre istituire una più ampia piattaforma di discussione, cui deve far seguito la stesura da parte della Commissione di un Libro verde basato sulle proposte del piano dŽazione. Il documento di lavoro, che è stato oggetto di dibattito dinnanzi alla commissione per lŽindustria, il commercio esterno, la ricerca e lŽenergia (Itre) del Parlamento europeo, sarà adottato in occasione della sessione plenaria del Parlamento prevista per dicembre. Per leggere il testo integrale del documento di lavoro, consultare il seguente sito Internet http://www.europarl.eu.int/meetdocs/committees/itre/20030809/505196it.pdf |
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