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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Febbraio 2007 |
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CORECOM: STRETTI CONTROLLI ALLE TRASMISSIONI DOPO CATANIA
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Trieste, 12 febbraio 2007 - Il presidente dell´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, ha richiamato tutti i Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom) alla necessità di una più stretta vigilanza sulle trasmissioni radiofoniche e televisive locali che trattando di temi sportivi, in particolare calcistici. Ciò come conseguenza ai fatti delinquenziali di Catania e alla morte dell´ispettore di polizia Filippo Raciti. Radio e televisioni, secondo il presidente dell´Autorità, devono evitare ogni tipo di interventi che, per animosità di toni, risultino antitetici o discordanti rispetto alla finalità di diffondere i valori di una competizione sportiva leale e rispettosa dell´avversario. In realtà, non si tratta -come spiega Franco Del Campo, presidente del Corecom Fvg - di nuove normative, ma di rispettare principi già espressi dall´Autorità, che si richiama, tra l´altro, a criteri di correttezza del linguaggio e del comportamento, e alla necessità di evitare rappresentazioni di violenza fisica e verbale. Il Corecom Fvg, nei suoi monitoraggi - continua la nota di Del Campo - ha sempre rivolto particolare attenzione alla tutela dei minori, specie quando si parla di sport, che ha un´influenza importante sui giovani, che dovrebbero essere educati più con l´esempio che con le prediche alla tanto citata cultura sportiva. Eventuali trasmissioni radiotelevisive che contengano incitamenti all´odio comunque motivato e che possano nuocere allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori, incorrono nelle sanzioni previste dal Testo unico della radiotelevisione e possono portare, come ha precisato il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, all´esclusione dalle provvidenze economiche stabilite dalla legge per il settore. Va comunque sottolineato - spiega ancora il presidente del Corecom Fvg - che in questi anni di monitoraggio a livello regionale, non sono stati rilevati episodi di violazione alle norme esistenti. Il mondo della comunicazione e dell´informazione locale, a differenza di quello nazionale, si è sempre dimostrato particolarmente attento e rispettoso delle norme e della buona educazione comunicativa, forse perché nella nostra regione la pratica sportiva è diffusa in tutte le discipline e a tutti i livelli, e chi fa sport in prima persona, adeguandosi alla fatica e rispettando arbitri e regole, difficilmente si abbandona alla violenza fisica e verbale. . |
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