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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Settembre 2012
 
   
  UE: COSA FANNO GLI ASSISTENTI PARLAMENTARI?

 
   
   Bruxelles, 10 settembre 2012 - Come fa un deputato a gestire le riunioni e la comunicazione, a seguire l´attualità e la stesura delle relazioni mantenendo i rapporti con la sua circoscrizione? Una persona sola non potrebbe mai fare tutto. Per questo motivo, dietro ogni deputato, ci sono gli assistenti. Ogni deputato europeo dispone di un budget per i propri assistenti. Spesso più giovani, svolgono diverse mansioni in funzione dei bisogni e delle attività del proprio deputato. "Essere assistente parlamentare è come essere in un gruppo musicale in cui bisogna saper giocare tutti gli strumenti allo stesso tempo", sottolinea divertita Guna Zake-balta, assistente del deputato lettone Roberts Zīle (Conservatori e riformisti). "È il lato eccitante di questo lavoro. Un giorno ti capita di mostrare il Parlamento a un gruppo di visitatori e il giorno successivo hai un incontro con dei lobbisti". Joel Hirv lavora per la deputata estone Kristiina Ojuland (Liberali e democratici). "Mi occupo dell´insieme delle attività dell´ufficio: dalla redazione dei comunicati stampa fino ad annaffiare le piante". Un ruolo politico - Gli assistenti sono al centro della macchina politica e affiancano il proprio deputato. Seguono le riunioni delle commissioni parlamentari e preparano gli emendamenti e i rapporti. "Durante le sessioni plenarie a Strasburgo, ci dividiamo le commissioni e le liste di voto con gli altri due assistenti" spiega Martin Källstrand, che lavora per il deputato svedese Alf Svensson (Partito popolare). "In caso di temi sensibili mi occupo di verificare quale sia la linea fissata dal partito. Negli altri casi posso anche consigliare al deputato di votare diversamente. Joel Hiry precisa inoltre che la dimensione politica è la parte più interessante. "Mi piace seguire dei temi precisi. La mia deputata lavora sui diritti umani e ci concentriamo sulla loro violazione nel mondo". Gli assistenti devono anche mantenere il contatto con il paese d´origine del proprio deputato e con la sua circoscrizione. "Eva Ortiz Vilella (Partito popolare) desidera essere un ponte tra i cittadini e l´Unione europea" secondo la sua assistente Pilar Santamaría. "Spesso la gente la contatta e cerchiamo di capire quale può essere la soluzione migliore. Pensiamo sempre a cosa è meglio per la gente e per la regione". Alle volte gli assistenti giocano un ruolo molto preciso. È il caso di Linda Aziz, che gestisce la comunicazione della deputato svedese Cecilia Wikström (Liberali e democratici). "Come addetto stampa gestisco anche le reti sociali, Facebook e il suo blog". La comunicazione è in effetti diventata un aspetto fondamentale "per ridurre la distanza tra deputati e cittadini", spiega Mari Saarteinen, responsabile alla comunicazione della deputata finlandese Anneli Jäätteenmäki (Liberali e democratici).  
   
 

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