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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Settembre 2012
 
   
  ANCORA UN SEGNO NEGATIVO PER L´INDUSTRIA ABRUZZESE

 
   
  Pescara, 11 settembre 2012 - Quadro congiunturale - L’indagine Congiuntura Economica Abruzzese relativa al secondo trimestre 2012 ha coinvolto 426 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione. La flessione su base annua di tutti gli indicatori conferma il permanere di una situazione strutturale di criticità. Si contraggono, infatti, ordini interni (-7,7%), produzione (-6,8%), fatturato (-5,8%), export (-2,7%), occupazione (-1,8%) e ordini esteri (-0,6%). Dopo ripetuti e marcati decrementi congiunturali, si registra un modesto miglioramento su base trimestrale: positive le performance sui mercati internazionali (export: +2,6%; ordini: +3,4%), in aumento fatturato (+2,7%), ordini interni (+2,2%) e produzione (+1,5%), sostanzialmente stabile l’occupazione (-0,1%). Pessimistiche le previsioni a sei mesi. Settori - L’alimentare, con aumenti congiunturali di tutti gli indicatori e buoni incrementi tendenziali delle performance sui mercati internazionali e dell’occupazione, conferma di essere il settore con meno problemi. Il legno e mobili mostra il miglior andamento rispetto al primo trimestre del 2012 ma vede perdurare i cali su base annua. Critica la situazione delle lavorazioni di minerali non metalliferi e della chimica-farmaceutica, la quale inverte la tendenza positiva mostrata nel trimestre precedente. Nonostante la ripresa congiunturale, si confermano le difficoltà strutturali dei mezzi di trasporto. Classe dimensionale - Le piccole imprese (10-49 addetti) fanno registrare contrazioni tendenziali e congiunturali di produzione, fatturato, ordini interni e occupazione negative peggiori della media regionale. Positive le variazioni congiunturali delle performance sui mercati esteri. Pessimistico il clima d’opinione per i prossimi sei mesi, in particolar modo per fatturato e ordini interni. Le medie imprese (da 50 a 249 addetti) mostrano maggiori elementi di solidità comparativamente a tutte le altre tipologie d’impresa, con contrazioni tendenziali più contenute e diffusi incrementi congiunturali, anche dei livelli occupazionali, sospinti principalmente dalla domanda interna. Diffuse sono tra gli operatori del settore aspettative di contrazione di tutti gli indicatori nel prossimo futuro. Le imprese con oltre 250 addetti riportano generalmente flessioni tendenziali e aumenti congiunturali. Particolarmente critica la tenuta dei livelli occupazionali su base trimestrale e annua. Tra gli operatori prevalgono leggermente le aspettative di contrazione per i prossimi sei mesi. Il territorio- Generalmente positivi in tutte le province i risultati congiunturali, negativi quelli tendenziali. Se si eccettua l’occupazione, in aumento in ambedue gli orizzonti temporali, è L’aquila a far registrare il peggior andamento complessivo, con contrazioni congiunturali e variazioni tendenziali peggiori della media regionale. La provincia di Chieti mostra i più consistenti decrementi su base annua. L’industria pescarese riporta risultati su base trimestrale piuttosto positivi con incrementi interessanti dell’export e degli ordini esteri. Rispetto al sistema manifatturiero regionale, Teramo fa osservare migliori performance su base trimestrale e aumenti annui di fatturato estero e ordini esteri. Le previsioni a sei mesi sono pessimistiche in tutte le province.  
   
 

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