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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Settembre 2012 |
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COMUNI: VIA LIBERA A REFERENDUM PER FUSIONE DI FIGLINE CON INCISA VALDARNO
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Firenze, 13 settembre 2012 - Via libera all’unanimità, da parte del Consiglio regionale della Toscana, alla proposta di legge che, prevedendo la consultazione referendaria, dovrebbe portare alla nascita del Comune unico di Figline ed Incisa nel Valdarno attraverso la fusione dei Comuni di Figline ed Incisa Valdarno. Contestualmente l’Aula consiliare, sempre all’unanimità, ha approvato un ordine del giorno che invita la Giunta toscana a modificare la legge regionale 68 in modo da favorire i processi di fusione tra i Comuni. “I processi di fusione vanno incentivati”, ha affermato Marco Manneschi, Idv, introducendo la discussione sull’argomento. “L’ordine del giorno presentato va in questo senso”. Secondo Manneschi, che ha anticipato che il referendum dovrebbe svolgersi nel 2013 e il nuovo Comune unico dovrebbe veder la luce nel gennaio 2014, è importante rilevare come, nel caso di Figline ed Incisa, la proposta di unificazione parta dalle Amministrazioni comunali e non da comitati di cittadini. Secondo Alessandro Antichi, Pdl, “la fusione dei Comuni va sostenuta” perchè “quella della semplificazione territoriale è l’unica grande vera riforma istituzionale che è possibile attuare” e rappresenta, secondo il suo ragionamento, “il segno concreto di rigenerazione della politica”. Anche Gianfranco Venturi, Pd, si è detto favorevole “a incentivare le fusioni dei Comuni” e ha giudicato il percorso di Figline e Incisa “utile per guardare in termini positivi al riassetto istituzionale della Toscana”. Venturi ha inoltre sottolineato che “rispetto a quanto accaduto all’isola d’Elba e in Casentino, qui siamo di fronte a percorsi diversi perché la proposta nasce dalla volontà dei sindaci e delle Amministrazioni locali”. Nicola Nascosti Pdl, ha affermato che “bisogna fare un plauso a questi Comuni” dal momento che hanno avuto il coraggio di dare avvio a un percorso di semplificazione che “non riguarda solo l’erogazione di servizi” ma l’intero assetto amministrativo ed istituzionale. In accordo con la proposta di legge si è detto anche Antonio Gambetta Vianna, Lega Nord, secondo cui il processo di unificazione partito a Figline ed Incisa rappresenta un esempio fermo restando che “ogni territorio ha la sua specificità” e quello che vale per dei territori può non valere per altri. Eugenio Giani, Pd, ha sottolineato che “è importante notare come alla base di certe unioni di Comuni vi sia la volontà dell’irreversibilità del progetto” e ha aggiunto come fusioni ed unioni possono rappresentare un’autoriforma del sistema istituzionale toscano. Per il consigliere Dario Locci, Gruppo misto, quello offerto da Figline ed Incisa è un “esempio da seguire”. Locci tuttavia ha anche messo in guardia sul fatto che “non in tutti i territori esistono le condizioni per la fusione delle strutture amministrative”. Giudizio positivo sul percorso intrapreso da Figline e Incisa è stato infine espresso da Pieraldo Ciucchi, Gruppo misto, secondo cui “quanto stanno facendo nel Valdarno, dove intendono unirsi due Comuni di ragguardevoli proporzioni, dovrebbe far riflettere quelle comunità locali e quegli amministratori di Comuni che hanno meno di due o tre mila abitanti ma sono contrari alle fusioni perché anacronisticamente attaccati ad interessi di campanile ormai superati dalla storia”. |
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