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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Settembre 2012 |
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NUOVA TECNOLOGIA SVILUPPATA DA UN PROGETTO FINANZIATO DALL´UE PER AIUTARE A FARE PARCHEGGI PIÙ SICURI
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Bruxelles, 13 settembre 2012 - Riuscire a entrare in modo sicuro in un parcheggio stretto è una diffusa fonte di preoccupazione per gli automobilisti. Ora un team di ricercatori al lavoro su un progetto finanziato dall´Ue ha però sviluppato un nuovo dispositivo tecnologico per rendere più facile questo compito. Molti automobilisti usano attualmente sistemi di parcheggio assistito che permettono loro di parcheggiare in spazi angusti: questi dispositivi si basano su un controllo preciso al millimetro e su misurazioni esatte delle distanze tutto attorno mediante radar. Ricercatori del progetto Success ("Silicon-based ultra-compact cost-efficient system design for mm-wave sensors") sono riusciti a integrare questa necessaria tecnologia radar in alloggiamenti per microprocessori di pochi millimetri. Success, che ha riunito ricercatori provenienti da Canada, Finlandia, Francia, Germania, Polonia e Svizzera, ha ricevuto quasi 3 milioni di euro di finanziamenti dal tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Thomas Zwick dell´Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit), uno dei partner del progetto, ha commentato: "Siamo riusciti per la prima volta a integrare tutte le necessarie componenti a radiofrequenza in un alloggiamento per microprocessori. Gli utenti possono saldare il microprocessore sui loro circuiti stampati standard e ricevere segnali a bassa frequenza che possono essere elaborati senza difficoltà." Il sensore invia e riceve onde elettromagnetiche che hanno una frequenza di 122 Ghz, che corrisponde a una lunghezza d´onda di circa 2,5 mm. Dal tempo impiegato dalle onde si può calcolare la distanza da un oggetto con un margine di errore inferiore a 1 mm nel caso ci si trovi ad alcuni metri. Per giunta, la velocità del rispettivo oggetto può essere misurata mediante l´effetto Doppler. Il sensore stesso misura appena 8 x 8 mm, ma contiene tutte le necessarie componenti a radiofrequenza. I segnali in uscita sono quindi segnali a bassa frequenza che possono essere ulteriormente elaborati mediante sistemi elettronici standard. I ricercatori sperano che questa nuova tecnologia di dimensioni ridotte possa rendere più accessibili numerose applicazioni e che, con il tempo, la produzione in serie possa ridurre i costi del singolo sensore radar a meno di 1 euro. Altre applicazioni, oltre al rilevamento dell´ambiente per i veicoli e al controllo di robot industriali, comprendono sensori di movimento estremamente piatti per porte o cancelli che possono essere nascosti dietro alla carta da parati, o l´arresto automatico di macchinari per trivellazione una volta raggiunta la profondità desiderata. Per maggiori informazioni, visitare: Success: http://www.Success-project.eu/ |
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