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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Settembre 2012 |
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I BAMBINI IN EUROPA SEMPRE PIÙ PRECOCI NELL´APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
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Bruxelles, 24 settembre 2012 - In Europa i bambini cominciano l´apprendimento delle lingue straniere sempre più precocemente, la maggior parte di essi ad un´età compresa fra i 6 e i 9 anni, secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione europea. Nel corso degli ultimi 15 anni, la maggior parte dei paesi e delle regioni ha abbassato l´età di inizio dell´apprendimento obbligatorio delle lingue, in alcuni casi impartendo lezioni di lingua già in età prescolare; la comunità germanofona del Belgio, ad esempio, propone corsi di lingua straniera per i bambini già a partire dai 3 anni. Il rapporto "Cifre chiave dell´insegnamento delle lingue a scuola in Europa – 2012" conferma che l´inglese è di gran lunga la lingua straniera più insegnata in quasi tutti i paesi d´Europa, seguita a grande distanza dal francese, lo spagnolo, il tedesco e il russo. "La diversità linguistica e culturale è una delle principali risorse dell´Unione europea", ha dichiarato Androulla Vassiliou, commissaria per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. "L´apprendimento delle lingue facilita la comunicazione tra i popoli e i paesi ed incoraggia la mobilità transfrontaliera e l´integrazione dei migranti. Sono lieta di constatare che anche i nostri più giovani cittadini possono provare il piacere di scoprire le lingue straniere. Invito anche a guardare al di là delle lingue più frequentemente usate, affinché si possa apprezzare l´incredibile diversità linguistica dell´Europa." Il rapporto mostra che oggi un numero crescente di studenti apprende due lingue per almeno un anno durante la scuola dell´obbligo. In media, nell´anno scolastico 2009/10 il 60,8% degli studenti delle scuole secondarie di primo grado studiava due o più lingue straniere, il che rappresenta un incremento del 14,1% rispetto al 2004/05. Durante lo stesso periodo, la percentuale di alunni della scuola primaria che non studiavano una lingua straniera è scesa dal 32,5% al 21,8%. L´inglese è la lingua straniera più insegnata in quasi tutti i 32 paesi oggetto dello studio (i 27 Stati membri più la Croazia, l´Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Turchia). La tendenza all´apprendimento di tale lingua è aumentata considerevolmente dal 2004/05. Nella scuola secondaria di primo grado ed in quella di secondo grado di formazione generale, la percentuale di studenti che studiano l´inglese supera il 90%. Solo una piccola quota di studenti (0-5% a seconda del paese) apprende lingue diverse dall´inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e il russo. Il rapporto conferma anche un fatto piuttosto sorprendente: solo in pochi paesi si esige dai futuri insegnanti di lingue di trascorrere un periodo di studio all´estero. Infatti solo il 53,8% degli insegnanti di lingue straniere che hanno partecipato alla recente indagine europea sulle competenze linguistiche (Ip/12/679) ha dichiarato di aver trascorso più di un mese di studio in un paese in cui si parla la lingua che insegnano. Ma dietro a questa media si celano situazioni molto varie: mentre ben il 79,7% degli insegnanti spagnoli ha trascorso più di un mese a studiare la lingua che insegna in un paese in cui tale lingua è parlata, ciò può dirsi solamente per l´11% degli insegnanti estoni. Questi risultati sollevano la questione dell´opportunità di considerare come criterio di qualità per la formazione degli insegnanti un periodo di apprendimento "sul campo" della lingua straniera. L´importanza dell´apprendimento delle lingue sarà uno dei temi centrali della conferenza "Il multilinguismo in Europa" organizzata dalla Commissione a Limassol (Cipro) dal 26 al 28 settembre. La commissaria Vassiliou aprirà i lavori con un suo discorso. |
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