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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Settembre 2012 |
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REGGIO EMILIA, IN CRESCITA I DATI SULLE ESPORTAZIONI
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Reggio Emilia, 25 settembre 2012 - Pur non viaggiando agli altissimi ritmi del 2011 (+13,6% il saldo di fine anno), le esportazioni delle imprese reggiane si confermano in buona crescita. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, infatti, le vendite all’estero hanno superato i 4,3 miliardi di euro, con un incremento del 4,2%; un risultato confortante, nonostante nel secondo trimestre si sia registrata una frenata (solo lo 0,2% di crescita) che in parte è ascrivibile anche al terremoto e alle conseguenti difficoltà di molte imprese sul fronte produttivo e commerciale. I dati emergono dalle indagini dell’Ufficio Studi della Camera di commercio, che evidenzia anche un calo delle importazioni pari all’11,2% (1,7 miliardi contro i quasi 2 del primo semestre 2011), con una bilancia commerciale, misurata dalla differenza fra il valore esportato e quello importato, che fa così segnare un saldo positivo che si attesta intorno ai 2,6 miliardi di euro. “Sebbene siamo in presenza di un rallentamento dei flussi – sottolinea Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio – l’export continua a viaggiare in netta controtendenza rispetto ad un quadro generale che, nel secondo trimestre 2012, ha registrato un calo del fatturato delle nostre imprese pari all’1,8%, con una contemporanea flessione degli ordini del 4,2% e una produzione scesa dell’1,4%”. Proprio quest’ultimo dato – continua Bini – può spiegare anche il calo delle importazioni, che per una realtà come quella italiana e reggiana, povera di materie prime, non rappresenta un elemento positivo. La tenuta del sistema è dunque in larga misura affidata proprio alle esportazioni, che sono però ascrivibili solo ad una parte del nostro tessuto imprenditoriale, quando è invece necessario ampliare il più possibile la platea delle aziende che riescono a competere sull’estero: proprio per questo il 4 ottobre partirà il percorso di formazione che rivolgiamo alle piccole e medie imprese reggiane per sostenerle nel momento in cui intendono affacciarsi per la prima volta sui mercati esteri”. Tornando ai dati dell’export reggiano nel primo semestre 2012, la metalmeccanica si conferma di gran lunga il settore più rappresentativo con 2,2 miliardi di euro (+3,5%), seguita dal tessile-abbigliamento che registra una crescita del 9,1% (da 659 a 719 milioni di euro) e dai prodotti della ceramica, che con un +7,5% raggiungono i 428 milioni di euro. Quasi 3,2 miliardi di euro (il 73% delle esportazioni reggiane dei primi sei mesi del 2012), sono destinati ancora una volta all’Europa, con una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Fra i Paesi europei delle economie emergenti, la Russia registra il maggior incremento (+22,9%), portando il valore delle esportazioni reggiane a 170 milioni di euro. Per contro, le vendite verso la Turchia, con un valore di oltre 64 milioni di euro, sono calate del 17,6% dopo l’exploit (+43,7%) del 2011. Buono l’aumento (+10,6%) delle vendite verso i mercati americani nel loro complesso, con gli Stati Uniti, che acquistano il 53% dei nostri prodotti destinati all’America, che passano da 206 a 234 milioni di euro con una crescita del 14%. Le vendite verso il Brasile (41,4 milioni di euro) registrano invece una contrazione dell’11,8% dopo il +30,4% del 2011. L’export reggiano verso il continente asiatico, che con 491 milioni di euro assorbe l’11,3% del nostro fatturato oltre frontiera, è in crescita del 6,2%. Sui mercati asiatici le esportazioni verso la Cina (98,2 milioni di euro) sono cresciute del 12,4%, verso il Giappone (62,3 milioni) del 9,4%, mentre le vendite verso l’India (29,4 milioni di euro) registrano una flessione del 23,8%. |
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