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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Settembre 2012 |
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FIAT: ADESSO FERMEZZA PER GLI INVESTIMENTI
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Torino, 25 settembre 2012 - “Chiedo che ci sia da parte di tutti un atteggiamento fermo e costruttivo per fare in modo che gli stabilimenti Fiat in Piemonte siano operativi e vengano fatti gli investimenti necessari. Io stesso sto studiando delle proposte per rendere più competitiva la produzione sul nostro territorio, anche finalizzata all’esportazione”: il presidente della Regione, Roberto Cota, ha commentato così il risultato dell’incontro svoltosi il 22 settembre a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, i ministri Corrado Passera, Elsa Fornero e Fabrizio Barca, il sottosegretario Antonio Catricalà, il presidente e l’amministratore delegato di Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne. Al termine della riunione, come concordato venerdì, il presidente Cota ha avuto un colloquio telefonico con il ministro Corrado Passera. Secondo Cota, “adesso bisogna passare dalle parole ai fatti. Le cose che non vanno sono due: innanzitutto, gli investimenti annunciati non sono stati messi in atto e, in secondo luogo, lo sanno tutti che il problema per le aziende è quello del carico della pressione fiscale, peraltro aumentata proprio sotto questo Governo. Quello che auspichiamo ora sono, da un lato, concreti investimenti da parte della Fiat, e, dall’altro, l’accoglimento della proposta sull’alleggerimento del peso fiscale sulle aziende e sul lavoro che presenterò in occasione degli Stati generali del Nord”. Nel comunicato diffuso dopo l’incontro è scritto che “Fiat ha illustrato le proprie stime sull’andamento del mercato automobilistico italiano e internazionale e le prospettive strategiche di sviluppo futuro del gruppo, concentrandosi in particolare su quelle che possono derivare dall´integrazione delle piattaforme di Chrysler e Fiat”. I vertici dell’azienda hanno quindi “manifestato l’impegno a salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva soprattutto dalle attività extraeuropee. In questa prospettiva, Fiat è intenzionata a riorientare il proprio modello di business in Italia in una logica che privilegi l’export, in particolare extra-europeo. Il gruppo inoltre ha manifestato piena disponibilità a valorizzare le competenze e le professionalità peculiari delle proprie strutture italiane, quali ad esempio l’attività di ricerca e innovazione. Fiat ha inoltre confermato la strategia dell’azienda a investire in Italia, nel momento idoneo, nello sviluppo di nuovi prodotti per approfittare pienamente della ripresa del mercato europeo”. Presso il Ministero per lo Sviluppo economico sarà costituito un apposito gruppo di lavoro per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive. |
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