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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Settembre 2012 |
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STATI GENERALI LEGNO/ARREDO
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Pordenone, 25 settembre 2012 - La sintesi più efficace dell´intenso dibattito svoltosi ieri nell´Auditorium Concordia di Pordenone in occasione degli Stati generali del Legno-arredo della provincia di Pordenone sul tema "L´arte di fare impresa - proposti da Unindustria, Distretto del Mobile Livenza e Camera di Commercio - è probabilmente il cartone animato di Walt Disney proposto da Enrico Terenzoni di Axteria Strategy Consultants in apertura del proprio intervento per presentare il Piano di rilancio del Distretto del Mobile. Vi si vede Paperino che maltratta una formica e questa che chiama a raccolta tutte le compagne: assieme riusciranno a rendere inoffensivo il celebre papero. Ecco, il problema è il saper fare squadra - concetto ripreso i tutti gli interventi - "ma non più a livello di singolo settore, bensì in modo trasversale e complessivo in tutti i settori della società, abbandonando i particolarismi ed esprimendo il coraggio di scelte rinviate da troppo tempo in molti campi" ha affermato concludendo i lavori il presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha partecipato agli Stati Generali assieme a diversi altri esponenti della Giunta e del Consiglio regionali. "Le imprese - ha detto ancora il presidente - sono al centro dell´attenzione della Regione perché se funzionano le imprese funziona tutto il sistema: da parte nostra abbiamo messo e vogliamo continuare a mettere a disposizione le risorse necessarie allo sviluppo e al lavoro". Ma anche "fare squadra" - secondo Tondo - non basta: "si tratta di una forma, ma servono anche i contenuti. La Regione in questi anni ha cercato di farlo riducendo il debito e riducendo la spesa trovando così le risorse da destinare ai servizi (sanità, Tpl, ecc) e alle infrastrutture (abbiamo concluso e avviato opere importanti come la A28, la Villesse-gorizia, la terza corsia della A4). Abbiamo avviato delle riforme, che andranno proseguite nel tempo; abbiamo messo a disposizione del sistema economico in crisi risorse ingenti per limitare i danni della crisi sia per le imprese che per i lavoratori. Purtroppo il sistema a volte è frenato da un eccesso di burocrazia". Nello specifico, poi, come ha illustrato l´assessore alle Attività produttive, Federica Seganti, la Regione ha operato - per quanto riguarda le imprese - accompagnandole - specie le Pmi - nell´export, nell´innovazione, nell´accesso al credito. "Per l´internazionalizzazione - ha affermato l´assessore - abbiamo varato un Piano per la cui gestione è stata scelta Unioncamere, volto ad aiutare le imprese a consolidarsi sul mercato internazionale, le imprese che intendono esportare, le Pmi che intendono strutturarsi per andare all´estero". Condotti dal critico d´arte, ma con passato da economista, Philippe Daverio, gli Stati generali del Legno/arredo di Pordenone hanno fornito dati e indicato una ricetta per uscire dalla crisi. Il settore nel Friuli Occidentale rappresenta il 10 per cento dell´arredamento in Italia; 1.730 sono le aziende, il fatturato è di 2 miliardi di euro e per il 30 per cento si fa all´estero; il settore rappresenta il 20 per cento dell´export provinciale. Il 25 per cento della popolazione è collegata a vario titolo alla filiera del legno. Se tutti sono d´accordo con Fabio Simonella (presidente sezione legno-arredo di Unindustria Pordenone) che "per fare sistema ci vogliono etica e fiducia", per Mauro Manassero (presidente Asdi Distretto del Mobile Livenza, che ha anche annunciato l´allargamento del Distretto stesso) la situazione "rimane difficile, ma qualche spiraglio di speranza si è aperto. Di certo bisogna puntare decisamente sull´export". Nel descrivere le cause della crisi, Paolo Candotti (direttore generale Unindustria Pordenone) ha auspicato che le aziende del settore sappiano "fare massa critica per meglio affrontare e superare le difficoltà e per lavorare su innovazione, ristrutturazione, internazionalizzazione". Ricette che per Daverio vanno bene, ma secondo lui il "mobile friulano deve creare un brand, avviarsi a una produzione medio-alta, puntare sulla durevolezza del bene e a un mercato di una fascia alta ma non altissima di clientela". Pur in un periodo di crisi vi sono anche esempi positivi: le testimonianze in tal senso sono venute da Gustavo Bomben di Fama, Furio Bragagnolo di Pasta Zara, Piergiorgio Angeli di Luxottica. Il Piano del legno/Arredo per uscire dalla crisi e illustrato da Terenzoni, indica come leve di intervento la ristrutturazione delle aziende (centralizzare gli acquisti, introdurre il Livenza Production System, favorire la razionalizzazione industriale); l´innovazione (promuovere la sostenibilità ambientale, sostenere ricerca e innovazione, agevolare l´accesso al credito); l´internazionalizzazione / distribuzione (sviluppare i mercati internazionali, creare nuovi canali distributivi, crescere nel contract). Ovviamente queste azioni hanno bisogno anche del sistema finanziario: ne ha parlato Gianmarco Zanchetta direttore generale di Friulia. Per Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone, vi è necessità di alta formazione per migliorare e solo migliorando si può uscire dalla crisi. Roberto Snaidero ha infine portato il saluto di Federlegno. |
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