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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2012 |
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TARANTO-BRINDISI DANNO SANITARIO.
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Bari, 3 ottobre 2012 – “Con riferimento a tutti gli impianti soggetti ad Aia, situati nelle aree di Brindisi e Taranto oltre che nei Sin (siti di interesse nazionale) del territorio regionale ed in relazione ad emissioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa), a scarichi in mare o nei corpi idrici del bacino regionale reflui di processo e acque di raffreddamento e di trattamento rivenienti da attività lavorative o, ancora, all´impiego per le loro attività materiali e composti polverulenti abbiamo redatto il regolamento attuativo della legge sulla valutazione del danno sanitario relativo ad emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale (L. 21/2012)”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell´approvazione in Giunta del Regolamento cui hanno lavorato le strutture tecniche dell´assessorati all´ambiente e alla sanità, Arpa e Ares.(...) “Si tratta di una rivoluzione copernicana: al centro del sistema non più, come fino ad ora era accaduto ´la fabbrica fordista´, la produttività prima dell´uomo,ma, finalmente, l´uomo e la qualità della sua esistenza. Un equilibrio tra tutti gli aspetti di natura fisiologica, sociale, economica e ambientale. Sulla base di schede di dimissione ospedaliera, registro delle cause di morte, referti di Pronto Soccorso, certificati di assistenza al parto e registro tumori regionale si procede – prosegue Nicastro - alla definizione del profilo di salute delle popolazioni residenti nelle aree individuate nelle province di Brindisi e Taranto, attraverso la produzione di un quadro epidemiologico basato sulle stime più aggiornate di mortalità, di ospedalizzazione, e di incidenza dei tumori disponibili. Ovviamente con particolare interesse sono le patologie a breve latenza, per le quali esistono sufficienti evidenze nella letteratura scientifica di associazione con i principali inquinanti.” “Il confronto tra i dati che emergono da queste analisi con i tassi annuali/triennali di mortalità, di ricovero (in regime ordinario), di accesso al Ps e di incidenza tumorale secondo il metodo di standardizzazione diretta, usando come popolazione standard la popolazione italiana e regionale permette la valutazione di danno sanitario attraverso l’applicazione di appropriate funzioni concentrazione-risposta per singolo inquinante. L´adozione del regolamento in Giunta, avviando l´iter istituzionale di confronto anche con i portatori di interesse, rappresenta un passo avanti: il principio europeo del ´chi inquina paga´ non solo è fatto proprio dal governo regionale della Puglia – conclude Nicastro – ma viene ampliato anche alle conseguenze sanitarie dell´inquinamento. Chi inquina, sapendo di farlo, oltre alla bonifica deve anche fare i conti con gli effetti di quell´inquinamento. Effetti che, sia in termini di costi sociali che di gestione dei servizi, non possono scaricarsi sul pubblico”. |
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