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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2012
 
   
  UE, NANOMATERIALI: LA SICUREZZA DELLE TECNOLOGIE INNOVATIVE VALUTATA CASO PER CASO

 
   
  Bruxelles, 4 ottobre 2012 - Le nanotecnologie conoscono oggi importanti progressi, che rendono possibili innovazioni tecnologiche di grande portata, in grado anche di dare impulso alla crescita economica. Consapevole dei questa realtà, la Commissione europea ha adottato il 4 ottobre una comunicazione in cui prende in esame l´attuale legislazione Ue riguardante i nanomateriali e propone alcuni miglioramenti volti a garantire che questi materiali siano utilizzati in condizioni di sicurezza. La comunicazione sottolinea la diversità di caratteristiche dei nanomateriali, che sono presenti in materiali di uso quotidiano considerati sicuri ormai da decenni (ad esempio, negli pneumatici o come agenti anticoagulanti nei prodotti alimentari), in materiali industriali altamente sofisticati o in sostanze utilizzate nel trattamento dei tumori. Sui rischi dei nanomateriali si hanno sempre maggiori informazioni, che è però difficile generalizzare. È quindi necessaria una valutazione dei rischi specifici. I nanomateriali non vanno perciò posti tutti sullo stesso piano, ma i rischi sono da valutare caso per caso, secondo strategie basate su indicazioni dei rischi potenziali, in termini di esposizione o di pericolo. La comunicazione odierna è stata presentata congiuntamente dai commissari europei Antonio Tajani, Janez Potočnik, John Dalli e Máire Geoghegan-quinn. Necessità di una valutazione dei nanomateriali - Stando alle attuali conoscenze, ai pareri espressi dai comitati scientifici consultivi dell´Ue e alle valutazioni indipendenti dei rischi, i nanomateriali, non diversamente dalle altre sostanze e prodotti chimici, possono in alcuni casi essere tossici e in altri no. Presentano rischi solo determinati nanomateriali e determinati usi. Di conseguenza, è necessario sottoporre i nanomateriali a una valutazione dei rischi caso per caso, sulla base delle informazioni di cui si dispone. Gli attuali metodi di valutazione restano validi, ma alcuni aspetti sono da migliorare. In particolare, i punti su cui lavorare sono lo sviluppo di metodi e di strumenti convalidati di rilevazione, caratterizzazione e analisi, la raccolta di informazioni complementari sui pericoli dei nanomateriali e la messa a punto di metodi per la valutazione dell´esposizione. La definizione dei nanomateriali adottata di recente sarà integrata, se opportuno, nella legislazione dell´Ue. La Commissione lavora attualmente sui metodi di rilevazione, misurazione e monitoraggio dei nanomateriali e sulla loro validazione, per garantire una corretta applicazione della definizione. Reach: il miglior quadro possibile per la gestione dei nanomateriali In generale, la Commissione resta del parere che il regolamento Reach costituisca il miglior quadro possibile per la gestione dei rischi dei nanomateriali che si presentano come sostanze o miscele, ma entro questo quadro sono necessarie disposizioni più specifiche per i nanomateriali. La Commissione prevede di modificare alcuni allegati del regolamento Reach e invita l´Agenzia europea per le sostanze chimiche a elaborare nuovi orientamenti per le registrazioni dopo il 2013. Prossime tappe - Per migliorare la disponibilità di informazioni sui nanomateriali, la Commissione creerà una piattaforma web che darà accesso a tutte le fonti di informazioni utili, compresi i registri nazionali o settoriali. Parallelamente, la Commissione procederà a un´analisi d´impatto volta a identificare e a mettere a punto strumenti che permettano di accrescere la trasparenza e di esercitare un controllo regolamentare, con un´approfondita analisi del fabbisogno di dati per questo scopo. Questa analisi prenderà in considerazione anche i nanomateriali che attualmente non rientrano nei sistemi di notifica, registrazione o autorizzazione esistenti. Contesto - I nanomateriali sono materiali dotati spesso di proprietà specifiche dovute alle piccole dimensioni delle loro particelle. Il mercato mondiale dei nanomateriali è stimato dell´ordine di 11 milioni di tonnellate, per un valore di circa 20 miliardi di euro. Secondo le stime, il settore delle nanotecnologie impiega oggi direttamente tra le 300 000 e le 400 000 persone in Europa. I più importanti sono ancora i materiali in uso ormai da decenni, quali il nerofumo (utilizzato principalmente nella fabbricazione di pneumatici) o la silice amorfa sintetica (utilizzata per una vasta gamma di applicazioni, in particolare negli pneumatici, come filler per polimeri, ma anche nei dentifrici o come agente anticoagulante negli alimenti in polvere). Negli ultimi anni sono state sviluppate molte applicazioni innovative, tra cui anche prodotti di consumo come i filtri Uv nelle creme solari e materiali tessili antiodore. Numerose sono le applicazioni mediche e tecniche, come le terapie antitumorali, le batterie agli ioni di litio destinate ai veicoli elettrici o i pannelli solari. Queste applicazioni rendono possibili importanti progressi tecnologici; le nanotecnologie sono perciò considerate tecnologie chiave. A livello mondiale, il valore complessivo dei prodotti basati sulle nanotecnologie, di 200 miliardi di euro del 2009, dovrebbe passare entro il 2015 a 2000 miliardi di euro. I nanomateriali sono utilizzati in applicazioni mediche salvavita, per creare prodotti innovativi e per migliorare prodotti di consumo. I rischi che presentano per i lavoratori, i consumatori e l´ambiente variano notevolmente: in alcuni casi sono assenti, in altri da valutare attentamente. L´unione europea dispone degli strumenti per intervenire nei modi opportuni in questo campo. Per ulteriori informazioni Comunicazione sul secondo esame regolamentare relativo ai nanomateriali e documento di lavoro dei servizi della Commissione: http://ec.Europa.eu/nanotechnology/index_en.html    
   
 

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