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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2012
 
   
  PROTOCOLLO PER LEGALITÀ CONTRO LAVORO NERO. VENDOLA E GENTILE A BARLETTA

 
   
   Bari, 4 ottobre 2012 - Una perfette sinergia istituzionale tra Regione Puglia, Comune di Barletta, Cgil e imprese. Insieme per la sottoscrizione, avvenuta ieri mattina nella sala consiliare della città di Barletta, di un protocollo che può diventare un vero e proprio modello da esportare, esattamente ad un anno da quella “strage al femminile” che ha visto morire cinque lavoratrici per il crollo di un opificio nel cuore della città. Il protocollo d’intesa “per la legalità e la sicurezza del lavoro, per lo sviluppo del settore tessile-abbigliamento di Barletta contro il lavoro nero” è stato sottoscritto, oltre che dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, anche dall’assessore regionale al Welfare Elena Gentile, dal Sindaco di Barletta Nicola Maffei e dai rappresentanti della Cgil e del Consorzio 5 Stelle, il consorzio di imprese artigiane del settore tessile-abbigliamento di Barletta. “La firma di questo protocollo - ha detto il Presidente Vendola - è l’inizio di un percorso che vogliamo diventi un’epidemia: nei comuni della Puglia si possono firmare tanti analoghi protocolli. Noi per un anno abbiamo lavorato perchè la risposta alla tragedia di Barletta, alle cinque donne ammazzate da quel crollo maledetto, fosse un percorso nuovo, rendere cioè conveniente la legalità. Aiutare le imprese a liberarsi da quel mondo un po’ clandestino in cui talvolta operano, facendoci carico, anche noi, delle difficoltà dei piccoli impenditori che, strozzati dalla crisi economica, non hanno accesso al credito. La nostra idea è di accompagnare le aziende in questo processo di emersione dal lavoro nero e di messa in sicurezza”. “Attraverso il protocollo – ha spiegato Vendola – consentiamo a tante piccole, piccolissime aziende di essere allocate in luoghi serviti, di essere aiutate nel processo di modernizzazione dei macchinari e degli impianti, dando loro anche incentivi per la stabilizzazione del posto si lavoro Credo - ha continuato Vendola - che l’unico modo corretto di ricordare una strage operaia e di donne, sia quello di fare in modo che non si ripeta più concretamente. Non serve la retorica, occorre riaffermare la centralità del diritto al lavoro. In Italia per lavorare si rischia di morire, in Regione Puglia noi ci ribelliamo a questo destino” Per Vendola “Barletta ha dentro di sè pezzi di assoluta modernità e pezzi arcaici, antiquati, pezzettini di medioevo. Barletta è una delle sedi più importanti del distretto delle calzature di sicurezza, è un luogo in cui un pezzo del sistema d’impresa ha saputo scommettere in termini di modernizzazione ma è anche la città che ospita nelle proprie viscere aziende in condizioni assolutamente illegali. Dobbiamo provare ad accompagnare la Barletta che arranca e che vive clandestinamente, violando il diritto alla salute e il diritto ad un lavoro decente, verso la Barletta moderna, quella che cerca ricchezza a partire dai diritti delle persone. Un anno fa questa città è stata la capitale del dolore e della vergogna, oggi può essere la capitale del riscatto e della libertà per gli uomini e per le donne che lavorano”. “Con la firma del Protocollo di oggi – ha aggiunto l’assessore al Welfare Elena Gentile – inauguriamo una nuova stagione di legalità, sicurezza, diritti e qualità del lavoro. Ancora una volta parte dal Sud, in particolare da Barletta, una grande sfida nel segno dell’equità e della giustizia sociale. La lotta al sommerso - ha concluso la Gentile - noi la facciamo sul serio, con politiche di accompagnamento destinate in particolare ad aiutare le donne, le ragazze a realizzare i propri progetti di vita”. Alla sottoscrizione del Protocollo era presente anche l’assessore regionale allo Sport Maria Campese.  
   
 

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