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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2012
 
   
  FURIOSO ORLANDO BALLATA IN ARIOSTESCHE RIME PER UN CAVALIER NARRANTE DI MARCO BALIANI, CON STEFANO ACCORSI E NINA SAVARY

 
   
  Aosta, 4 ottobre 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2012/2013, propone giovedì 11 e venerdì 12 ottobre 2012, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta, lo spettacolo teatrale Furioso Orlando. Di fronte all’inversione del titolo capiamo subito che le parole dell’Ariosto sono passate al setaccio di Marco Baliani per ritrovare nuova vita. Le gesta di Orlando, Ruggero, Astolfo, Angelica, Bradamante, Ferraù e dei tanti altri che affollano la versione originale di Orlando Furioso, sono qui rimaneggiate e sapientemente intrecciate a versi che son propri di Dante, Shakespeare, Omero. Il sapiente drammaturgo Marco Baliani, che firma anche la regia di questa pièce liberamente tratta dalla ballata ariostesca, ben soppesa i tempi e non li rende mai noiosi, anzi li alterna a momenti di raffinata ironia. Ed è proprio qui il valore aggiunto: il passato è visto sotto una lente che ingrandisce non solo i versi, ma anche gli stereotipi, i modi e i costumi del tempo; c’è un sottile passaggio che trasla le vicende cantate da Ariosto nel quotidiano grazie a interventi che pungolano il maschilismo cinquecentesco o riflettono sulla facilità con cui la morte si impossessa della vita. Non è solo la drammaturgia a rendere intrigante questo Furioso Orlando ma anche la recitazione di Stefano Accorsi. Accompagnato in scena da Nina Savary, l’attore narra le vicende dei vari personaggi con una giocosità e una propensione alla messa in discussione, puntualmente interrogato e ripreso dalla compagna con cui divide una scena fatta di pochi elementi poveri ed essenziali, costruiti da Bruno Buonincontri. Con enfasi Accorsi chiama il pubblico a credere a queste storie, dove i canti si confondono e si accavallano e a cui ci si abbandona grazie a una musicalità che ben rapisce l’attenzione e a un testo che coinvolge e incuriosisce, fa sorridere e rimanere sospesi. Ecco che si riscopre un mondo che sembrava lontano dai nostri giorni, ma che in fondo narra di fatti che anche oggi per gelosie o follie umane accadono; in fondo l’umanità è stata sempre la stessa. Si riscopre sotto una diversa lente un Ariosto che in molti hanno abbandonato sui banchi di scuola e che grazie all’intelligente operazione di Baliani si è quasi spinti a rileggere, proprio come gli stessi attori si augurano alla fine della loro performance. Www.regione.vda.it    
   
 

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