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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Ottobre 2012
 
   
  VDA: APERTO LO SPORTELLO SOCIALE

 
   
   Aosta, 11ottobre 2012 - Diventerà presto il punto di riferimento per conoscere e accedere ai servizi sociali in Valle d’Aosta. Stiamo parlando dello Sportello sociale, un nuovo servizio che svolge su tutto il territorio regionale attività di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza ai cittadini sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari. Inserito nell’ambito del Piano di Zona della Valle d’Aosta, si articola in 8 punti di accesso, disponibili per tutta la popolazione, in cui poter ottenere, in modo rapido e semplificato, informazioni inerenti i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari di natura pubblica o offerti dalle associazioni di volontariato, dalle cooperative sociali e da altri soggetti privati. Albert Lanièce, Assessore regionale della sanità, salute e politiche sociali Questa è un’esigenza che abbiamo colto fin dalle prime fasi di legislatura, ossia la presenza di un serie di servizi sociali e socio-assistenziali sul territorio che, in realtà, una buona fascia di popolazione non conosceva e, spesso, non erano nemmeno note tutte le possibilità offerte dalla nostra regione in merito agli accessi ai servizi sociali e sanitari. In più, se teniamo in considerazione che uno degli obiettivi dell’amministrazione è proprio quello di ridurre i passaggi burocratici, i transiti nei vari uffici dell’amministrazione da parte dei cittadini per richiedere i vari servizi, ecco il significato di questo progetto regionale, pensato con l’ufficio di Piano di zona e il tavolo politico del Piano di zona. Un progetto che inizialmente si chiamava Segretariato sociale, poi abbiamo optato per Sportello sociale, denominazione che offre una connotazione ben precisa. Oltre ad Aosta, lo Sportello sociale si trova a Morgex, nel Poliambulatorio, a Villeneuve, Quart, Gignod, Verrès e Pont-saint-martin presso le sedi delle comunità montane e ancora a Châtillon nei locali comunali. Dopo la presentazione alla stampa, che si è tenuta il 1° ottobre scorso, al Salone ducale del Municipio di Aosta e l’inaugurazione ufficiale della sede di Aosta di lunedì 8 ottobre, lo Sportello sociale ha aperto le porte al pubblico martedì 9 ottobre. Ma per cosa, ad esempio, i cittadini possono rivolgersi d’ora in poi a questo servizio? Albert Lanièce, Assessore regionale della sanità, salute e politiche sociali - C’era e c’è la necessità di creare un punto unico di accesso ai servizi sociali. Facciamo un esempio: tutta una serie di soggiorni marini per gli anziani sono organizzati dalla Comunità montana e quindi l’utente andava nella sede della Comunità montana; altri servizi alla persona sono erogati direttamente dall’Assessorato, quindi l’utente andava dall’assistente sociale; per altre cose l’utente doveva recarsi all’Usl eccetera. In questo modo i cittadini, soprattutto gli anziani, lamentavano una certa confusione. Quindi, partendo da tutti questi servizi sul territorio, noi volevamo offrire un punto di acceso unico dal quale poi gli utenti siano smistati, e soprattutto ben indirizzati, dall’assistente sociale o dall’amministrativo presenti. Allo Sportello potranno rivolgersi, infine, anche le persone in situazione di emergenza sociale, a seguito della valutazione professionale dell’assistente sociale. Albert Lanièce, Assessore regionale della sanità, salute e politiche sociali - Aggiungiamo quindi lo Sportello sociale al Pronto soccorso sociale, rispondendo così alle esigenze su cui siamo stati, in questi anni, sensibilizzati molto da parte dell’utenza. Si concretizza oggi la possibilità di dare una risposta rapida, in pochissime ore o in pochissime giornate, a determinate situazioni che si producono sul territorio nel momento in cui importanti servizi alla persona, vedi badante ed altri servizi, vengono a mancare all’improvviso. Agire subito è una delle richieste che abbiamo avuto da parte della popolazione. A volere fortemente questo progetto, che per un anno sarà sperimentale, diversi enti che hanno preso parte alla sua realizzazione: il Comune di Aosta in qualita di capofila, il Consiglio permanente degli enti locali, la Regione Valle d’Aosta, l’Azienza Usl, la cooperazione sociale e il volontariato. Albert Lanièce, Assessore regionale della sanità, salute e politiche sociali - Al tavolo politico del Piano di zona sono presenti, oltre agli enti pubblici, tra cui anche i comuni, rappresentati dal Celva, il privato sociale, il terzo settore, l’Azienda Usl. Teniamo presente che un importante riferimento per i servizi sociali sono le associazioni di volontariato. Quindi, ad esempio, allo Sportello lavoreranno – anche se lavoreranno è un termine non corretto per il volontariato, diciamo allora si adopereranno anche le associazioni di volontariato per supportare le azioni dei due operatori front line. Sicuramente c’è stata un’azione corale e questo è stato un po’ l’obiettivo principale del Piano di zona della Valle d’Aosta.  
   
 

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